Ancora in F1, ma non da pilota
Proseguono le voci e le ipotesi legate a un possibile ritorno in Formula 1 di Sebastian Vettel, quattro volte campione del mondo con la Red Bull dal 2010 al 2013 ed ex pilota della Ferrari. Il 38enne tedesco, in un’intervista a ZDF-Sportstudio, è stato il primo a ribadire la propria intenzione di voler tornare nel Circus, escludendo però in modo deciso l’idea di rimettersi al volante di una monoposto: “Come pilota, no. Quei giorni sono finiti, ma forse assumere un ruolo diverso è assolutamente concepibile. Al momento però sono abbastanza soddisfatto di ciò che faccio e sono molto impegnato”.
Consulente Red Bull? No
Ritiratosi al termine della stagione 2022 con 53 vittorie in carriera, nelle scorse settimane si era aperta la possibilità di rientrare in Red Bull, nello stesso team con il quale ha raggiunto i punti più alti della sua esperienza in F1. In questo caso, vi erano stati contatti tra lui e il consulente Helmut Marko finalizzati a un possibile arrivo di Vettel in qualità di sostituto del manager austriaco, il quale aveva però ribadito la propria volontà di proseguire.
L’82enne, in una recente intervista a F1-Insider, ha rimarcato non solo l’intenzione di non smettere nel suo incarico, ma soprattutto di non vedere in Vettel l’erede ideale: “Non si è andati oltre perché eravamo piuttosto impegnati a riorganizzare il team all’interno della Red Bull – ha spiegato in riferimento ai primi contatti – questo è un lavoro a tempo pieno; non è qualcosa che si può fare solo per poche gare. Non credo che il profilo che cerchiamo sia adatto a lui“.
Altre esperienze
Nel mondo della Formula 1, Vettel aveva ricoperto in precedenza il ruolo direttore della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA), con la volontà di non aprire un’altra parentesi in qualità di pilota anche in un’altra categoria come il WEC: “Una volta ho guidato una macchina del genere perché la trovavo interessante. È stato divertente, ma finora non ne è venuto fuori niente di nuovo. Ho ancora tempo”.