Tempo di ottavi per Carlos Alcaraz. Il numero 2 al mondo è atteso sul cemento di Cincinnati, dove a contendergli il passaggio del turno sarà l’azzurro numero 82 Luca Nardi – appuntamento nella notte italiana di giovedì 14 – unico superstite oltre Jannik Sinner tra gli azzurri scesi in campo al Lindner Family Tennis Center: il vincitore affronterà uno tra Andrej Rublev e Francisco Comesana. Lo spagnolo è reduce dal successo in 3 set su Damir Dzumhur, sconfitto per 6-1, 2-6, 6-3, a cui è seguito il doppio 6-4 ai danni di Hamad Mededovic. Un cammino che ha conosciuto qualche sbavatura all’esordio e che, stando a quanto dichiarato dal 5 volte campione Slam, non avrebbe ancora risentito delle alte temperature che hanno messo a dura prova il rendimento in campo dei giocatori in gara. Vedi Arthur Rinderknech, accasciatosi a fondocampo e ritiratosi dal match contro Felix Auger-Aliassime sul parziale di 6(4)-7, 2-4. Tuttavia, Alcaraz si è detto avvantaggiato dalle sue origini meridionali spagnole. Originario di El Palmar (Murcia), il diretto concorrente in graduatoria del numero 1 Atp, ha ritenuto come con il caldo spesso ci si dimentichi dell’avversario. “Sono di Murcia, dovrei esserci abituato – ha detto a Tennis Channel – . A volte noi tennisti con il caldo ci concentriamo solo su noi stessi. Pensiamo semplicemente che stiamo avendo problemi con il caldo e con il sole e ci sentiamo male. E a volte ci si dimentica dell’avversario, che sta avendo problemi anche lui, e magari anche più di noi”.
Alcaraz: “Mededovic condizionato dal caldo”
Lo spagnolo ha poi risposto sulla prestazione del serbo e fatto il punto sul resto della stagione: “Penso che lo abbia condizionato parecchio: nel secondo set ha abbassato molto l’intensità e l’energia. Sapevo che lui ha molta forza, i suoi colpi sono molto difficili da ribattere. Ha un servizio potente e colpisce forte, ma sapevo che non gli piace molto correre da una parte all’altra del campo. Quindi il mio piano era quello di cercare di farlo muovere il più possibile, anche se è difficile perché la palla vola molto e va molto lontano. Sono contento di averlo fatto la maggior parte delle volte e di essermi difeso bene. Sono felice per la vittoria in una partita difficile. La stagione può essere molto lunga, ci sono molte partite e molti tornei. In più della metà delle partite che giochi non ti senti così bene, ma devi pensare positivo, giocare al meglio che puoi in quel giorno. Sono felice perché nelle partite difficili sono riuscito a farlo, anche se non mi sentivo al meglio. Ne sono orgoglioso, perché ci sto lavorando ed è uno dei miei obiettivi di quest’anno, spero di continuare così”.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Tennis