Fabio Jakobsen è tornato in gara dopo quasi cinque mesi. Ritiratosi dalla Classic Bruges-De Panne il 26 marzo, il 28enne da allora non era ancora riuscito a indossare nuovamente un dorsale, ma ci è finalmente riuscito partecipando al Giro di Danimarca, con in mezzo la doppia operazione alla arteria iliaca per cercare di risolvere problemi che lo condizionano ormai da lungo tempo. Troppo difficile la prima tappa, anche nella seconda non ha avuto modo di disputare lo sprint, lasciando il suo compito a Nils Eekhoof, che ha provato ad anticipare, ma per lui ora l’importante era soprattutto riuscire a tornare in gruppo.
“Dopo cinque settimane di allenamento, mi sento già meglio rispetto allo scorso inverno dopo tre mesi di preparazione – spiegava ieri a NOS il portacolori del Team Picnic PostNL – Mi manca ancora un po’ di forma fisica, ma le gambe girano bene. Ovviamente, fatico in salita ma sto gestendo l’accumulo di acido più velocemente e più facilmente di prima. Devo solo ritrovare la mia resistenza e il mio ritmo di gara. Non è qualcosa che avviene automaticamente, ci vuole tempo”.
Le prime tappe sono dunque per lui soprattutto un modo per cercare di ritrovare le sensazioni e il giusto feeling, ma indubbiamente il morale è alto e non nasconde la voglia di fare risultato. “Non voglio correre solo per essere un numero in gruppo, ma ovviamente devo prima trovare la gamba”, ha aggiunto il corridore neerlandese che dopo la corsa scandinava ha in programma il Tour of Britain (2-7 settembre), anche se una decisione definitiva riguardo la partecipazione sarà presa solo dopo la conclusione di questa prima corsa, valutando non tanto la prestazione quanto piuttosto la condizione e le reazioni del corpo.
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