Bologna, 6 agosto 2025 – Fabio Quartararo vuole vincere, possibilmente con Yamaha, ma ancora non gli è possibile farlo. Ha firmato il rinnovo con la casa di Iwata fidandosi del progetto anche se per adesso solo una volta in stagione è salito sul podio (secondo in Spagna). Troppo poco per un ex campione del mondo e per uno dei piloti più talentuosi in griglia. Yamaha, di fatto, è sotto pressione perché nel 2026 scadrà il contratto del francese e senza una moto vincente sarà probabilmente addio. I giapponesi, però, puntano sul motore V4, che in teoria sarebbe dovuto sbarcare nel 2025 ma alla fine verrà introdotto solo nel 2026. E per Fabio tutta la risalita dei tre diapason e della M1 risiede lì: nel motore.  

Quartararo: “Tutte con telaio diverso, ma il motore…”

Un Quartararo a due facce durante i weekend. Oltremodo competitivo in qualifica, di fatto l’unico che riesce a tenere testa a Marquez (tre pole contro sette), mentre in gara il calo di prestazioni è vistoso e anche nell’ultimo gp di Rep. Ceca è sceso dalla terza posizione in griglia alla sesta fine gara e anche grazie alla caduta di Enea Bastianini. Inspiegabile, per ora, la perdita di velocità della M1 in gara, ma a dar manforte alla Yamaha potrebbe arrivare il motore V4, in teoria già testato da Andrea Dovizioso. El diablo punta la lente di ingrandimento sul propulsore: “Non sono un ingegnere e non ho mai provato un V4, ma Ducati, KTM, Aprilia e Yamaha hanno tutte un telaio diverso e noi abbiamo sempre le stesse carenze. Deduco che il problema maggiore sia il motore”, le parole di Fabio riportate da motorsport.com. Oltre al motore, Yamaha dovrà dare alla M1 maggiore aderenza, o almeno questa è la richiesta di Quartararo: “Ci manca, l’uscita dalle curve non è male, almeno nella prima parte, ma in frenata ci manca aderenza e questo ci penalizza tanto”, ancora il francese. Insomma, una situazione abbastanza ingarbugliata se non altro perché la M1 sembra avere ritmo con la pista libera, ma inesorabilmente lo perde in gara quando si ritrova in battaglia. Chiaro il concetto per Fabio: “Da solo trovo il mio ritmo e sfrutto bene la mia guida riuscendo ad andare al limite, ma quando sono in gruppo perdo molta prestazione. Perdo il posteriore, perdo la potenza e forse anche l’aerodinamica ne soffre. In generale non ho prestazione”. Sarà, dunque ancora un 2025 anonimo, ma per il 2026 servirà uno step in avanti altrimenti Quartararo prenderà in considerazioni le offerte sul tavolo. E poi dal 2027 si cambia regolamento con motori meno potenti, meno aerodinamica in moto e via gli abbassatori. Una sorta di rivoluzione tecnica e con un possibile effetto domino dei piloti. Leggi anche – Moto gp, contatti VR46-Acosta: ipotesi 2027?