Venezia, le parole dei volontari che hanno partecipato alle ricerche del piccolo di 6 anni: «Quando ti abbiamo trovato il silenzio ha gridato più forte di qualunque sirena»
«Ciao Carlo, oggi il mare ti ha portato via». Comincia così la lettera scritta dai soccorritori, e pubblicata nella pagina social dell’organizzazione in prima linea nelle ricerche del piccolo Carlo Panizzo, il bambino di 6 anni originario del Trevigiano che nella notte tra lunedì 11 agosto e martedì 12 agosto è stato trovato sul fondale a 100 metri dalla riva della spiaggia di Cavallino Treporti, nel Veneziano.
«Avevi sei anni, e la vita davanti – continua il testo scritto sopra un’immagine dove è immortalato un tramonto -. Un’età in cui si dovrebbe pensare a correre sulla sabbia, non a fermarsi per sempre. Ti abbiamo cercato con il fiato corto e le mani tremanti. Abbiamo sperato fino all’ultimo secondo che tu fossi ancora lì. E quando ti abbiamo trovato, il silenzio ha gridato più forte di qualunque sirena. Non esiste preparazione per questo. Non c’è corazza capace di proteggerti. Quando ad andarsene è un bambino restano solo domande senza risposta e un dolore che non ha nome».
I volontari si rivolgono poi direttamente al bambino, con un pensiero rivolto anche alla madre del piccolo. «A te, Carlo, che oggi hai smesso di giocare troppo presto. E a chi è venuto con la divisa addosso o con gli occhi lucidi sulla riva, provando con tutto sé stesso a riportarti a casa. Ci hai insegnato, senza volerlo, che certe ferite non si chiudono ma che si può almeno non farle portare da soli perché oggi, il dolore della tua mamma… è diventato un po’ il nostro. Con rispetto e memoria, chi c’era».
13 agosto 2025
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