Emergenza umanitaria
Hanno 15 e 8 anni. Il più grande, un maschio, ha lesioni sul corpo da armi da fuoco. La piccola, una malattia cerebrale congenita
Emergenza. Sono oltre 50mila i bambini uccisi o feriti a Gaza
Emergenza. Sono oltre 50mila i bambini uccisi o feriti a Gaza
Lontano dalle bombe che arrivano dal cielo. Ma lontano anche dalla propria terra. Sono attesi all’alba di domani (14 agosto), al pronto soccorso di Borgo Trento, due bambini in arrivo dall’inferno di Gaza.
Hanno 15 e 8 anni. Il più grande, un maschio, ha lesioni sul corpo da armi da fuoco. La più piccola, una bambina, invece ha una malattia cerebrale congenita. Troppo gravi per poter essere curati vicino a casa: gli ospedali della Striscia (un territorio esteso poco meno del lago di Garda) sono costantemente sotto l’assedio dell’esercito israeliano e in grave difficoltà.
Linate poi Verona
I due bambini atterrano nella notte all’aeroporto di Linate, a Milano, per poi essere trasportati in ambulanza al pronto soccorso. Qui sono stati visitati. Nelle prossime ore i medici decideranno in quali reparti ricoverarli e le cure necessarie. Il trasporto – così com’era successo a giugno – è stato coordinato dal direttore del Suem 118, Adriano Valerio in collaborazione con la Regione.
A Linate sono arrivate due ambulanze (con un medico a bordo e due infermieri) e altre due auto. I piccoli, infatti, sono arrivati in Italia accompagnati da genitori e fratellini. In tutto sono undici i palestinesi che cercano riparo in Italia con la speranza di tornare un giorno nella loro terra.
Gli aiuti
Non è stato facile organizzare il viaggio. Anche gli orari nell’arco della giornata di oggi sono variati. L’evacuazione sanitaria (la quattordicesima in Italia da inizio anno) è iniziata dall’aeroporto di Eilat – nel sud di Israele vicino al confine tra Egitto e Giordania – a bordo di tre voli dell’aeronautica. Oltre a Linate altri due aerei sono atterrati a Roma e Pisa. In totale, da gennaio, sono 180 i bambini palestinesi curati nel nostro Paese (580 le persone accolte se si contano anche i loro parenti).
Gli altri bambini
I primi due bambini palestinesi curati a Verona erano atterrati all’aeroporto di Caluri la notte tra l’11 e il 12 giugno scorso. I due maschietti, uno di cinque anni l’altro di sedici mesi, stanno meglio. Le loro condizioni, rispetto a un paio di mesi fa in una situazione di grave denutrizione, sono in miglioramento. Il più piccolo è affetto, come aveva spiegato il direttore dell’oncoematologia pediatrica, Simone Cesaro, da una rara patologia congenita. Il più grande invece ha, era stato spiegato, «una importante immunodeficienza».
A Gaza
Nel fazzoletto di Gaza la situazione è, se possibile, sempre più tragica. Solo negli ultimi due giorni sono stati uccisi più di cento palestinesi. Altri invece muoiono di stenti per la fame. Altri ancora mentre cercano disperatamente di raggiungere i pochi aiuti umanitari che arrivano all’interno della Striscia.