Durante lo stop per il maltempo, Sinner prima ha continuato a scaldarsi poi ha riunito Cahill, Vagnozzi & co. e si è dato a uno dei suoi hobby preferiti

Piove a Cincinnati. Prima cade leggera, poi sempre più forte. Campo allagato, partita Sinner-Mannarino interrotta e stop che si capisce non sarà tanto breve. E allora che fare? La risposta di Jannik Sinner è: una bella partita a carte. Il numero 1 del mondo, durante la pausa per la pioggia, durata 2 ore e 50 minuti, del suo ottavo di finale contro Adrian Mannarino (poi vinto 6-4 7-6), avanti di un set, ha riunito tutto il suo staff nello spogliatoio per una sfida a carte, un nuovo hobby dopo quello, recente, del golf.

Sinner ha prima continuato il riscaldamento, nella speranza di rientrare subito in campo, ma quando ha capito che le cose sarebbero andate per le lunghe, ha chiamato Vagnozzi, Cahill e il resto della sua squadra nello spogliatoio, improvvisando una sfida. Tra sguardi divertiti e tranquillità assoluta, Sinner e il suo team hanno fatto passare in questo modo il tempo snervante dell’attesa per riprendere il gioco, un modo semplice ma efficace per stemperare la tensione per uno stop che sembrava eterno. Soprattutto per chi era spettatore in televisione, che alla vista di Jannik impegnato a giocare a carte, ha capito che il match non sarebbe ricominciato poi tanto presto…