Si inaspriscono le leggi sulla sicurezza stradale. Se gli automobilisti con più di 70 anni non supereranno i test oculistici non potranno guidare. Questo è quanto sta accadendo nel Regno Unito, nel quale un’inchiesta su quattro decessi causati da conducenti con problemi di vista ha acceso il dibattito e allarmato le autorità. Si prevede che le modifiche saranno incluse in una nuova strategia per la sicurezza stradale che il governo renderà nota in autunno.

E in Italia è al vaglio del ministero dei Trasporti la stessa politica. Ad allarmare l’amministrazione tre casi di incidenti mortali ad opera di tre persone anziane che hanno imboccato strade e autostrade contro mano.

Anziani alla guida: “Visite mediche rigorose”

Nel Regno Unito, il problema degli anziani alla guida, spesso con problemi di vista, è diventato un vero e proprio caso negli ultimi giorni. “In nessun’altra circostanza accetteremmo che 1.600 persone muoiano (in incidenti stradali, ndr), con migliaia di feriti gravi, con un costo per il Servizio Sanitario Nazionale di oltre 2 miliardi di sterline all’anno”, ha dichiarato una fonte governativa alla Bbc. “Questo governo laburista attuerà la prima strategia per la sicurezza stradale in un decennio, imponendo sanzioni più severe a chi infrange la legge, proteggendo gli utenti della strada e ripristinando l’ordine sulle nostre strade”, ha aggiunto la fonte.

Ad aprile, il noto medico legale, famoso per aver introdotto le autopsie digitali nelle indagini mortuarie, James Adeley, ha inviato un rapporto al segretario ai trasporti Heidi Alexander, affermando che si dovrebbero adottare misure per prevenire futuri decessi, dopo aver constatato che l’applicazione delle norme legali sulla capacità visiva per i conducenti non era a norma. Dopo l’inchiesta, una fonte vicina al ministro dei trasporti ha dichiarato all’emittente britannica che il governo ha accettato che le regole “debbano essere rivalutate”.

Il Regno Unito, insieme a Malta e Irlanda, continua a fare affidamento sull’auto-segnalazione delle condizioni visive che incidono sulla capacità di guidare, da parte del conducente. Ora, un nuovo requisito in fase di elaborazione da parte del ministro dei trasporti potrebbe rendere obbligatori i controlli della vista per gli over 70 quando rinnovano la patente di guida ogni tre anni.

Rinnovo patente over 70 in Italia: quali limiti?

In Italia si sta lavorando allo stesso problema. Ad annunciarlo è stato il ministro dei Trasporti e infrastrutture Matteo Salvini che, in un’intervista a Rtl 102.5, ha dichiarato: “Stiamo ragionando su come eventualmente rivedere gli esami di rinnovo della patente di guida dopo certi limiti di età, perché quello che sta succedendo in queste settimane, impone una riflessione basata sui numeri e sui dati, non sulle impressioni”.

L’ipotesi sulla quale sta lavorando il governo è quella di rendere gli esami di rinnovo della patente più severi per le persone anziane al volante. A far alzare l’asticella dell’attenzione sono stati tre casi di incidenti avvenuti nelle ultime settimane: scontri mortali sarebbero stati provocati da ultraottantenni che guidavano contromano.

Tra le possibili misure si parla di introdurre esami relativi ai riflessi, alle funzioni cognitive e alle percezioni spaziali, oltre i tradizionali controlli di vista e udito. O ancora, come già contemplato dall’Unione europea, si parla di emettere licenze di guida con vincoli specifici, tra i quali: l’interdizione dalla circolazione nelle ore notturne o sulle autostrade per alcune categorie di automobilisti.

Mentre associazioni di settore invitano alla prudenza, chiedendo sì controlli, ma anche libertà di circolazione a tutte le fasce d’età, gli ultimi dati sugli incidenti pubblicati a luglio da Istat e Aci mostrano un tasso di mortalità stradale più elevato in assoluto nella fascia d’età tra gli 85 e gli 89 anni, con 103,8 decessi ogni milione di abitanti nel 2024. Seguono, a distanza, i giovani tra i 20 e i 24 anni (84,7 morti ogni milione) e le persone tra gli 80 e gli 84 anni.