Si intensificano le trattative con il Manchester United. Il danese ha aperto al trasferimento, per Max è in cima alla lista degli obiettivi


Marco Guidi

Giornalista

14 agosto 2025 (modifica alle 10:25) – MILANO

Il primo, importante passo del Milan verso Rasmus Hojlund – e viceversa – è arrivato martedì sera, quando i rossoneri hanno contattato l’agente del centravanti danese del Manchester United. Il Diavolo ha, così, confermato per la prima volta in modo diretto all’attaccante il proprio gradimento, dopo che un intermediario vicino al club aveva cominciato a sondare da qualche giorno il terreno con i Red Devils. Dall’altra parte, l’entourage di Hojlund – tra cui il padre Anders – ha fatto sapere al Milan di tenere in serissima considerazione la possibilità di trasferirsi a Milano, sia per la stima verso una società tra le più titolate al mondo che per l’opportunità di lavorare con un allenatore vincente come Massimiliano Allegri. Nella sua testa, la convinzione di restare a Manchester a giocarsi il posto con Sesko, Cunha e Zirkzee, sta pian piano scemando, fino all’apertura al Milan. E più che sulle mere questioni economiche, ora la punta danese ragionerà con i rossoneri sulle valutazioni tecniche: cosa hanno in mente in via Aldo Rossi per lui?

PALLA A MAX—  

In quest’ottica, scenderà gioco forza in campo anche Allegri. Il tecnico livornese ha posto Hojlund (e Vlahovic) in cima alla lista dei desideri per l’attaccante da affiancare a Santiago Gimenez. Starà a lui rassicurare, dunque, sul progetto tecnico-tattico che ha in mente per il danese. Da una parte Max è rimasto piacevolmente sorpreso dallo stesso Gimenez, dall’altra sa che nel suo arco serve obbligatoriamente una freccia in più. E Hojlund, per tipologia e potenzialità, sarebbe molto più che una semplice aggiunta. Non è da escludere che Allegri in prima persona nei prossimi giorni provi a spiegare all’ex Atalanta come intenderà impiegarlo, rassicurandolo sulla fiducia che è, invece, venuta meno a Old Trafford.

cifre—  

E a proposito di Manchester, se è vero che dallo United è arrivata la disponibilità sulla formula del prestito con diritto di riscatto, va comunque trovata una quadra sulle cifre dell’affare. Il Milan, per esempio, al momento non vorrebbe andare oltre i 40 milioni di euro totali tra onere del trasferimento temporaneo e riscatto. Allo United, invece, puntano a 6 milioni per il prestito più oltre 40 milioni per trasformare tra un anno l’operazione in definitiva. In pratica, c’è una distanza di circa 10 milioni sulla valutazione. Non solo, lo stesso Hojlund vorrebbe avere delle garanzie di poter essere riscattato nel 2026, vuoi con un impegno diretto del Diavolo (obbligo a certe condizioni), vuoi con una cifra che non renda altamente improbabile la permanenza a Milano. Le parti sono al lavoro per limare ulteriormente e resta la fiducia di riuscire ad arrivare a dama, ma non così a breve come auspicavano i rossoneri. Nell’idea di Igli Tare, infatti, lo sbarco di Hojlund sarebbe da fissare prima di metà della prossima settimana. Non sarà così semplice rispettare i tempi, con tutte le conseguenze del caso. Nel dettaglio: il possibile inserimento di una concorrente, magari in grado di pagare subito il cartellino.

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alternative—  

Ecco perché il Milan non può abbandonare del tutto le altre piste, onde evitare di farsi trovare impreparato in caso l’affare Hojlund non prendesse la piega sperata. La preferita sarebbe quella che porta a Nico Jackson del Chelsea, per cui un incontro a Londra di recente c’è pure stato, ma è naturale che tutto dipenderebbe dalla volontà dei Blues di aprire al prestito, visto che il cartellino è valutato 60 milioni. Da tenere d’occhio anche la situazione di Nikola Krstovic, ambito da diverse squadre di Serie A e “prezzato” tra i 25 e i 30 milioni dal Lecce. Più indietro Victor Boniface del Leverkusen, soprattutto per le incognite legate alla condizione fisica. E Vlahovic? Per ora non sembra una pista percorribile.