C’era una volta la Formula 1 di Bernie Ecclestone, uno spettacolo perfetto che non aveva bisogno di artifizi per essere seguito in tutto il mondo. Il numero di Gran Premi era nettamente inferiore rispetto a quello attuale, non vi erano gare brevi e nemmeno i social media. I piloti erano concentrati nel fare solo il loro meglio in pista e non erano dei vip. Quanto mancano quei weekend in cui la Ferrari era protagonista contro McLaren e Williams? Oggi la massima categoria del Motorsport, dopo l’acquisto degli americani di Liberty Media, è diventato uno show. I nuovi fan sembrano più attenti alle vicende extra pista che per le battaglie tra i protagonisti.

Gli americani sono noti per la spettacolarizzazione di qualsiasi attività, tuttavia hanno trovato un alleato nel CEO Stefano Domenicali. L’ex team principal della Ferrari avrebbe dovuto garantire una stabilità sul piano economico e ci è riuscito, a costo di andare controcorrente. Sono fioccati format inediti e appuntamenti cittadini in realtà che non avevano mai sentito il rombo di una F1. I prezzi dei tagliandi sono schizzati alle stelle, rendendo i weekend negli autodromi passerelle per personaggi pubblici e facoltosi tifosi. Ben presto per ravvivare sfide sempre più noiose con pochi sorpassi potrebbero arrivare novità eclatanti.

Proposte innovative

Il CEO della Formula 1 vorrebbe più sfide sprint e ha rilanciato l’idea della griglia invertita per le gare brevi. Il senso di una partenza dalle ultime file dei migliori piloti dei top team nascerebbe solo dal bisogno di creare confusione e sorpassi scontati. La FIA è scettica e le squadre non fanno i salti di gioia in vista di un calendario sempre più caotico. Il numero dei GP dovrebbe rimanere quello attuale, tuttavia tappe storiche come Imola saranno inserite in un meccanismo di turnazione in favore di altri appuntamenti cittadini. Tutto sembra pensato per il business e i fan storici sembrano sempre più distaccati da sfide che non riconoscono più.

In questa annata persino gli appuntamenti iconici sono risultati noiosi. Si è passati da un dominio all’altro, dopo Mercedes nella scorsa era ibrida, McLaren ha oscurato la Red Bull Racing senza una accesa battaglia in pista. Silverstone, Spa e Hungaroring hanno offerto poche emozioni e il Presidente della FIA, Ben Sulayem, appare dubbioso anche in merito alla tecnologia delle Power Unit 2026 che prevederanno un 50% di parte elettrica. Anno dopo anno la Formula 1 si sta snaturando solo per la felicità degli americani.

Le idee di Domenicali

“Credo che ci siano due temi di cui dobbiamo discutere – ha esordito il CEO della F1 ai microfoni di The-Race – Possiamo applicare il programma sprint a più gare? Ed è questa la formula giusta per avere la possibilità di una griglia invertita, come stiamo facendo con F2 e F3? Penso che stiamo arrivando al punto in cui ne discutiamo seriamente con le squadre: sono pronto a parlare non solo di altre sprint ma anche di nuovi formati e nuove idee. Siamo aperti a tutto e ascoltiamo i fan, senza preoccuparsi di commettere errori. Chi crede di non sbagliare non fa nulla di nuovo“.

“Ritengo che le sprint, con qualunque formato, siano necessarie e rappresentino il futuro“, ha assicurato Domenicali. Quest’ultimo ha aggiunto che non si creerà un calendario in stile MotoGP, con sprint in ogni weekend: “Non dico di no, ma penso che tra le sei e le 24 sprint ci siano delle mezze misure“.