Andrea Kimi Antonelli, inizio in F1 tra alti e bassi
Archiviato un inizio di stagione monstre, con risultati ben al di sopra delle aspettative – notevole soprattutto l’esordio a Melbourne con il quarto posto, in rimonta, sotto la pioggia – Andrea Kimi Antonelli sta adesso attraversando un momento piuttosto complicato. Una fase difficile di scarse prestazioni e risultati deludenti che è coincisa con l’inizio della stagione europea, su circuiti che in teoria il talentuoso 18enne italiano conosceva bene avendoci già gareggiato nelle categorie giovanili.
Difficoltà che sono in parte ridimensionate dal passo indietro tecnico da parte della Mercedes, che è tornata alla vecchia specifica di sospensione posteriore per restituire un po’ del feeling perduto tanto ad Antonelli quanto al compagno George Russell: a Budapest, nell’ultima gara prima della sosta estiva, il pilota bolognese è infatti riuscito quantomeno a tornare in zona punti, arpionando un decimo posto che gli ha permesso di muovere la classifica dopo tre GP a digiuno.
Le difficoltà in qualifica e l’obiettivo Russell
I problemi, stando però a quanto dichiarato dallo stesso Andrea Kimi Antonelli, in un’intervista concessa alla rivista tedesca Auto Motor und Sport, sarebbero però relativi più che altro alla scarsa fiducia in qualifica: “Quando si spinge per il giro secco, l’aderenza è estremamente alta. Si entra in curva molto più velocemente rispetto alla gara, e a ogni giro pensi ‘Questa curva è sempre più veloce’. Io non sono ancora arrivato al punto in cui raggiungo il limite assoluto già al primo giro. Sto ancora cercando di capire dove sia il limite. Il problema è che le qualifiche non ti danno molte opportunità di lavorarci a lungo. Inoltre, il limite cambia continuamente a seconda delle condizioni. Ma ci sto lavorando”.
Il giovane di casa Mercedes ha, del resto, da fronteggiare una sfida notevole in casa contro George Russell, ma anche un punto di riferimento di altissimo livello per provare a migliorare le proprie prestazioni in qualifica in F1: “Il mio obiettivo deve essere quello di ottenere gli stessi tempi che fa lui. Credo che sia possibile… George sta vivendo una stagione di livello estremamente alto. Sta dimostrando di essere tra i migliori. Soprattutto quando la macchina funziona, dimostra ciò di cui è capace. È davvero stimolante avere un compagno di squadra come lui. Se alla fine dell’anno fossi al suo livello, sarebbe un onore per me”. “In gara? La gestione delle gomme è più facile per me perché durante il GP non si guida al limite e inoltre hai un’idea più chiara di quanto la macchina ti possa perdonare”, ha concluso Andrea Kimi Antonelli.