Bologna, 14 agosto 2025 – Un 2026 fondamentale per Ducati. Lo stravolgimento dei regolamenti che partirà dal 2027 imporrà a tutti i team un’annata di lavoro su due fronti: sviluppare i prototipi attuali e al tempo stesso lavorare al nuovo progetto tecnico. E se gli altri marchi vedono nel 2027 una possibilità di azzerare le attuali gerarchie, Ducati cerca invece la duplice missione di mantenere il titolo nel 2026 e di confermare la supremazia anche per l’anno successivo. Questo obiettivo ha portato Borgo Panigale a scegliere per il 2026 di confermare Pirro come collaudatore e affiancandogli anche Nicolò Bulega, che dunque si spartirà il lavoro tra mondiale Superbike e tester Moto gp. L’idea di Ducati, dunque, è mettere in pista il nuovo prototipo già a inizio anno.  

Dall’Igna: “Lavoreremo contemporaneamente su 2026 e 2027”

Il primo segreto per continuare a vincere è lavorare sodo proprio nei momenti di massima superiorità. Ducati, che ha vinto gli ultimi tre mondiali, ha trovato in Marc Marquez il cannibale di un tempo (undici sprinti su dodidi e otto gp su dodici), con il poker praticamente in tasca e proprio adesso non si può rallentare, rilassarsi, esporsi al rischio di essere ripresi dai rivali. Alle viste c’è inoltre un cambio regolamentare nel 2027 che modificherà profondamente la natura delle moto, con propulsori meno potenti, aerodinamica ridotta e abbassatori vietati. Tutto un altro mondo, quasi un ritorno al passato. Così, davanti a Borgo Panigale si staglia un doppio lavoro: lavorare ancora sugli attuali prototipi per vincere nel 2026 e contemporaneamente mettere in pista la nuova moto in ottica 2027. Da qui la scelta di introdurre nel reparto dei tester anche Nicolò Bulega, il capitano Ducati in Superbike e in lotta con Toprak Razgatlioglu per il titolo 2025. L’ex VR46 il prossimo anno cercherà di nuovo il titolo tra le derivate di serie ma diventerà anche collaudatore Moto gp per la moto versione 2027. L’obiettivo di Ducati è mettere in pista la nuova moto a inizio anno: “Stiamo pianificando uno shakedown con la moto 2027 a inizio 2026 e penso che sarà Pirro a supervisionare il primo test”, l’ammissione di Dall’Igna a Speedweek. Sarà un 2026 con due tester, lo impone la necessità di lavorare su entrambe le moto: “Dalla prossima stagione sarà fondamentale usare due piloti. Pirro è fuori discussione, ha esperienza ed è una risorsa importante, poi abbiamo creato i presupposti per utilizzare anche Bulega che sarà a disposizione per la Moto gp”, ancora Dall’Igna. Borgo Panigale dunque al lavoro su entrambi i progetti, perché per nessuna ragione al mondo si può sacrificare il 2026 per puntare solo al 2027. L’attuale superiorità dovrà essere confermata: “Non possiamo non tenere d’occhio il 2026, perché vogliamo il titolo anche il prossimo anno e per farlo dovremo continuare a sviluppare la moto. Sarà un anno intenso perché lavoreremo contemporaneamente sui due progetti. Intanto, occhi pure sul gp d’Austria che parte venerdì con le prime prove libere. Bagnaia cerca risposte, Marquez conferme. Leggi anche – Moto gp, Bagnaia punta sull’Austria: “Pista favorevole a Ducati”