La seconda squadra sotto i riflettori nell’ambito della rubrica pre-campionato è la Vanoli Cremona di coach Brotto, confermato in seguito all’obiettivo salvezza centrato nella scorsa stagione e subentrato a Cavina verso metà campionato.

I lombardi hanno allestito il roster con un budget molto esiguo, dovendo operare scelte talvolta coraggiose soprattutto nel parco stranieri. Unico team, assieme a Varese, a optare per la formula del 5+5.

SI RIPARTE DAL PROFETA SALVEZZA E DA DUE RICONFERME INASPETTATE

Payton Willis è la punta di diamante del team, giocatore dal talento enorme su cui si è aggrappata Cremona nella corsa alla salvezza nella passata stagione. Previsto per lui un abbondante minutaggio e una forbice di tiri da prendere decisamente larga.

A sorpresa il management ha deciso di puntare ancora su Tajion Jones e Christian Burns, entrambi non particolarmente brillanti negli ultimi mesi di stagione regolare. Jones non ha mai realmente impressionato se non nell’uscita trionfante a Napoli, dove siglò l’high season con 29 punti di cui 8/11 dall’arco. Per il resto, giocatore apparso spesso “timido” e riluttante all’assunzione di responsabilità, finito ai margini delle rotazioni dopo l’innesto di Christon. Nel back-court quest’anno ci sono, almeno in partenza, gerarchie più delineate e Jones potrebbe beneficiarne per ottenere più spazio. Altra riconferma inaspettata è Christian Burns, il “tappabuchi” ingaggiato a stagione in corso per coprire il vuoto lasciato da Paul Eboua, in fase discendente della sua ottima carriera. Burns, comunque, si è meritato la riconferma per l’impegno e la dedizione portata alla causa: rappresenta una pedina molto duttile, da utilizzare sia come quattro che come cinque, vista la fisicità.

REGIA IN BUONE MANI

La coppia di playmaker è affidabile. In starting five parte Aljami Durham, ventisettenne ex Girona reduce da una stagione con circa 10 di media in ACB (l’anno prima 14.4 e 4 assist ad Hamburg, molte presenze in Eurocup).

Durham è un play di gestione, ottimo equilibratore da affiancare a un attaccante di razza come Willis. Sicuramente una buona pescata per Brotto.

A dargli il cambio dalla panchina (o talvolta in campo con l’assetto del doppio play) c’è Davide Casarin, il “giovane veterano” della LBA, prodotto di casa Venezia con cui esordisce nel professionismo nel 2018. Esperienze a Treviso e Verona per poi far ritorno alla Reyer, con cui registra numerose presenze in Eurocup. Giocatore di garra capace di cambiare il ritmo della partita per mezzo del suo atteggiamento energico e propositivo: cercato a lungo da più club della LBA, ha scelto Cremona per l’opportunità di minutaggio alto che offre.

DUE ITALIANI IN ALA PICCOLA

Lo spot di ala piccola sarà affidato al ballottaggio tra due italiani, entrambi ingaggiati nella sessione estiva di mercato. Si tratta di Giovanni Veronesi e Sasha Grant, reduci da buone stagioni seppur in vesti diverse.

Veronesi è un tiratore di mattonella, scelto da Sassari lo scorso anno dopo essersi messo in mostra in A2 a Piacenza. Molto apprezzabile l’applicazione mentale che riesce a tenere nella partita: è un giocatore che spesso infiamma il pubblico con le sue conclusioni dall’arco e porta al quintetto quel pizzico di imprevedibilità necessaria. Grant dovrà reinventarsi e rispolverare il suo arsenale. Da giovanissima promessa nascente del basket italiano, fu scelto da Trinchieri al Bayern Monaco nel 2019/2020; nel 2021 va a farsi le ossa in A2 a Verona, poi vola nuovamente in Germania a Bayreuth e nelle ultime due stagioni ha ricoperto un ruolo da role player in quel di Reggio Emilia con compiti in campo molto specifici, soprattutto da specialista difensivo. A Cremona trova spazio e occasione per tornare a prendersi responsabilità offensive, magari in momenti clou del match. Importante crocevia della sua carriera.

LA DOPPIA SCOMMESSA TRA I LUNGHI

In ala grande si punta su Ousmane Ndiaye, giovanissimo classe 2004 di casa Baskonia, lanciato in ACB ed Eurolega prematuramente visti i 210 cm e le importanti skills tecniche. Molti addetti ai lavori si sono complimentati con Cremona per la presa, player che potrà rivelarsi una delle sorprese del nostro campionato.

Dalla G-League proviene il centro del quintetto, Ike Anigbogu, classe 1998 per 210 cm, esordiente in NBA con Indiana Peacers alla tenera età di 19 anni. Rimbalzista presente, ne registra circa 9 di media e 7.8 punti nell’ultima stagione. Scelta in linea con la politica di mercato seguita.

Completa il roster il giovane Filippo Galli, prodotto di casa.

GIUDIZIO SUL ROSTER E PREVISIONE DI CLASSIFICA

Non una corazzata, inutile negarlo. Il budget molto basso ha costretto a scelte coraggiose, altre di convenienza. L’obiettivo è la salvezza, sarà un campionato di grande sacrificio per Brotto e i suoi. Ciò che potrà fare la differenza è l’entusiasmo di un gruppo giovane e ricco di giocatori con potenziale ancora inespresso, motivati a fare bene avendone le condizioni. In rampa di lancio, Cremona è una delle due papabili in zona retrocessione.

 

 

Andrea Lambiase

Laureato in operatore giuridico d’impresa presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Seguo con grande interesse le competizioni europee.

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