Sono stati rintracciati nel Torinese e nel Cuneese tre dei quattro ragazzini che lunedì hanno travolto e ucciso, con un’auto rubata, Cecilia De Astis a Milano. Sono invece in corso le operazioni per rintracciare il quarto minorenne, un 11enne. I tre sono stati collocati in un “luogo sicuro”.

La polizia locale, come spiega Milanotoday, ha applicato l’articolo 403 del codice civile, che disciplina l’intervento della pubblica autorità a tutela dei minori in situazioni di abbandono o di grave pregiudizio. Il provvedimento, stando a quanto fatto sapere, è stato “assunto d’intesa con la Procura minorile, che aveva appena avanzato dei ricorsi urgenti a tutela dei minori ed era in attesa delle necessarie determinazioni del Tribunale”. La decisione è stata presa perché nella giornata di martedì le famiglie si erano allontanate dal campo di via Selvanesco dove vivevano “senza comunicare le loro intenzioni”, fanno sapere dal comando di polizia locale. Un atteggiamento in contrasto rispetto a quanto accaduto nella giornata di martedì dopo il blitz della locale e una “buona collaborazione “con le forze dell’ordine “durante la prima fase delle indagini”, hanno spiegato i ghisa.

Dove sono stati rintracciati i giovani

Due fratelli, tra cui il conducente dell’auto che ha provocato il decesso dell’anziana, sono stati fermati in un terreno agricolo nel comune di Beinasco. Una minore è stata fermata, con la collaborazione della polizia stradale del compartimento Piemonte, sull’autostrada A6 Torino-Savona all’altezza del casello di Fossano in direzione Ventimiglia. Tutti e tre i minori saranno collocati in comunità protette con la collaborazione del pronto intervento minori del Comune di Milano. Sono in corso, invece, le attività per rintracciare il quarto minore.

Un dettaglio su una maglietta, così sono stati trovati i 4 bambini che erano sull’auto rubata: la fuga e le indaginiI provvedimenti dell’autorità giudiziaria

Per il momento non si ha alcuna notizia di provvedimenti chiesti dalla procura dei minori. I magistrati stanno lavorando al caso cercando di chiarire ogni aspetto. C’è comunque un punto fermo: nessuno dei ragazzini è imputabile. Hanno tutti tra gli 11 e i 13 anni, quindi non risponderanno penalmente delle loro azioni, dato che in Italia l’età minima per subire conseguenze penali è di 14 anni. Potrebbero, tuttavia, essere allontanati dai genitori, se il tribunale li ritenesse incapaci di accudirli. Oppure potrebbero essere collocati in comunità. I provvedimenti potrebbero essere disposti sia dal tribunale minorile, ma anche dalla procura ordinaria se dovesse svolgere accertamenti sui loro tutori e la possibile mancata ottemperanza degli obblighi ai quali sono tenuti nei confronti dei bambini.

La confessione del 13enne alla guida dell’auto

Nel frattempo sono emersi dettagli riguardo l’incidente costato la vita a Cecilia De Astis. Il 13enne alla guida ha raccontato che i freni della Ds4 non funzionavano bene. Il giovane, inoltre, avrebbe raccontato di essere scappati perché spaventati dall’incidente. Nel campo di via Selvanesco, a una manciata di chilometri dal luogo del sinistro, sono tornati alla sera. Durante la notte, tra pianti e rimorsi, i quattro avrebbero confessato alle rispettive madri quanto era accaduto. Il blitz della polizia locale è scattato alle 7 del mattino del 12 agosto, circa 19 ore dopo l’incidente.

Fonte: Milanotoday