Una rivista scientifica tra le più autorevoli al mondo, The Lancet (Obstetrics, Gynaecology & Women’s Health), ha pubblicato gli esiti di uno studio realizzato da un panel di scienziati tra i più esperti internazionali di endometriosi, tra i quali il cesenate dottor Marcello Ceccaroni. Lo studio, intitolato “Setting the Standard on Accreditation for Endometriosis Care Centres: An International Expert Delphi Consensus Study and Patient Perspective” (definizione dello standard per l’accreditamento dei Centri di cura per l’endometriosi: uno studio internazionale di consenso Delphi tra esperti e la prospettiva dei pazienti), ha l’obiettivo concreto di delineare gli standard di diagnosi, cura e trattamento chirurgico che possano identificare e mappare i centri specializzati in tutto il mondo. Come si diceva, tra gli esperti partecipanti allo studio, coordinato dal professor Mohamed Mabrouk (Elizabeth Garrett Anderson Institute for Women’s Health; University College of London Hospitals) c’è il dottor Marcello Ceccaroni, cesenate di nascita e direttore del Dipartimento per la tutela della salute e della qualità di vita della donna – U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, fondatore e presidente di ISSA – International School of Surgical Anatomy, IRCCS Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria, Negrar di Valpolicella (Verona).
“Sono onorato – afferma il dottor Ceccaroni -, di avere contribuito ad uno studio così prestigioso, nella lotta a questa malattia così subdola e feroce. Il risultato è frutto di un lavoro che comprende anche associazioni di pazienti, perché la scienza, per essere utile, deve sempre ascoltare chi vive la realtà in prima persona. Mi auguro che questo studio rappresenti la prima tappa di un processo culturale e scientifico che possa portare le pazienti ad essere curate con competenza e professionalità in centri di riferimento altamente specializzati anziché, come spesso purtroppo accade anche oggi nel mondo, incappare nelle mani di chi non ha competenze adeguate. Come sono solito dire: “’Endometriosi: l’unica cura è la cultura’”. Sono pochi i centri di riferimento per questa patologia nel mondo (e pochi anche in Italia, come il Centro diretto dal dottor Ceccaroni.
“Gli unici strumenti oggi validi per il trattamento di questa patologia – sottolinea con forza -, sono non soltanto tecnici, bensì culturali. Una diagnosi precoce, in cui informazione sociale e formazione medica di medici specializzati diventano i punti cardinali, ma anche una standardizzazione maggiore nel trattamento di questa patologia che purtroppo oggi non in tutti gli Ospedali esiste. L’endometriosi è una malattia cronica infiammatoria, prima causa di dolore pelvico cronico e la prima causa di infertilità nella donna. Colpisce oltre 3 milioni di donne in Italia e oltre 150 milioni nel mondo. È invalidante, già definita patologia sociale dal Ministero della Salute, che mortifica la vita sociale, sessuale, familiare, riproduttiva, relazionale e professionale della donna diventando anche una malattia “dell’anima”.
“Uno dei veri drammi di questa patologia – aggiunge il dottor Ceccaroni -, è che ancora nel mondo esista un ritardo diagnostico medio di circa 10 anni. Il secondo gravissimo problema che ne consegue è che le diagnosi tardive giungono quando la malattia è già avanzata e grave e necessita di trattamenti medici e chirurgici spesso anche mutilanti ed invasivi”.