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Thyssenkrupp bersagliata dalle vendite alla Borsa di Francoforte dopo la diffusione dei dati del terzo trimestre dell’anno e la revisione al ribasso delle stime su ricavi e investimenti per l’anno in corso. Il titolo del gruppo tedesco siderurgico e metalmeccanico nel corso della mattinata è arrivata a perdere oltre il 7%.

Nel dettaglio, nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2024/2025 Thyssenkrupp ha registrato un fatturato del gruppo pari a 8,2 miliardi di euro, in calo rispetto ai 9 miliardi dell’anno precedente, principalmente a causa della flessione degli effetti dei prezzi e della domanda debole, mentre gli ordini acquisiti sono saliti a 10,1 miliardi di euro, in aumento del 21% su base annua, grazie alla forte domanda della sua divisione sottomarina Marine Systems.

La perdita netta della società, al netto delle quote di minoranza, è aumentata a 278 milioni di euro dai 54 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Da aprile a giugno, inoltre, l’ebit rettificato è aumentato del 4% a 155 milioni di euro, mancando la stima media di 174 milioni di euro fornita dal gruppo.

Le nuove stime

Di conseguenza, il gruppo tedesco ha dichiarato che ora prevede un ebit rettificato nella parte bassa della sua precedente previsione, compresa tra 600 milioni di euro (702 milioni di dollari) e 1 miliardo di euro. Il fatturato dovrebbe diminuire dal 5% al 7% quest’anno, rispetto alla precedente previsione di un calo fino al 3%. Inoltre, la società ha annunciato che sta riducendo i piani di investimento di 200 milioni di euro, portandoli a un intervallo compreso tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro, mentre continuerà a tagliare i costi.

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L’impatto del settore auto e dei dazi

Il gruppo sta affrontando una domanda contenuta da parte dell’industria automobilistica europea, dove i volumi rimangono al di sotto dei livelli pre-pandemia, e gli elevati costi energetici a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. A pesare sono anche i dazi sulle importazioni imposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno sconvolto il commercio globale di automobili, macchinari e materiali da costruzione e colpito le catene di approvvigionamento globali. Una situazione che, come avverte la società, potrebbe peggiorare se il conflitto in Medio Oriente dovesse intensificarsi ulteriormente. «L’ultimo trimestre è stato caratterizzato da un’enorme incertezza macroeconomica», ha dichiarato Miguel Lopez, ceo di Thyssenkrupp. «Stiamo risentendo molto della debolezza del mercato in settori chiave come quello automobilistico, ingegneristico ed edile».