Jannik, dopo la vittoria ai quarti di Cincinnati, ha parlato della scelta di richiamare il preparatore allontanato dopo la vicenda Clostebol: “Il suo lavoro mi ha portato molti benefici”. E sul paragone con i Big 4: “Loro di altro livello, ma voglio scrivere la storia del tennis”
Jannik Sinner, con la vittoria schiacciante contro Auger Aliassime, non solo è volato in semifinale a Cincinnati, ma con 25 successi di fila sul cemento è entrato nella top ten di questa speciale classifica di cui fanno parte Federer, Novak Djokovic, Murray e Rafa Nada. “Per me è un onore, ma non posso ancora paragonarmi ai Big 4. Il loro livello è diverso. Ma sono felice perché voglio lasciare un segno e poter scrivere il mio nome nella storia del tennis”, ha commentato il numero 1 al mondo.
Ferrara—
Sinner ha parlato anche della scelta di richiamare come preparatore atletico Umberto Ferrara che aveva allontanato dopo il caso Clostebol: “Ho sentito che, in questo momento, avevo bisogno di qualcuno che conoscesse meglio il mio corpo”, ha spiegato l’azzurro. “Abbiamo lavorato insieme per circa due anni, prima di questa interruzione. Il suo lavoro mi ha portato molti benefici. Abbiamo lavorato in ogni ambito del mio corpo: sulla mobilità, sulla stabilità, e anche la mia resistenza è migliorata. Penso che abbia fatto un ottimo lavoro”. Jannik ha poi speso qualche parola su Panichi: “Anche con Marco mi sono trovato bene, ma forse non era la scelta più adatta. Ho sempre avuto buone sensazioni con Umberto”.