Neanche Jules Verne, il visionario creatore del «Giro del mondo in ottanta giorni» nato proprio qui forse avrebbe osato pensarci. Eppure Nantes, la antica capitale della Bretagna, ora vezzosa capoluogo dei Paesi della Loira, è rinata ad antico splendore. Dimostrando, per chi non ci crede che l’arte e la creatività fanno la differenza anche senza viaggi tra i continenti.
La città, infatti, fino agli anni ’80, era la classica città fortemente industrializzata, tutta cantieri navali e industrie ma il sistema presto si è bloccato. Qualcuno ha iniziato a chiamarla la «Bella Addormentata di Francia» (www.france.fr/it/). Evidentemente si è però svegliata e sono stati fatti enormi investimenti investimenti per trasformare vecchi cantieri navali ed edifici in spazi per la creazione, l’intrattenimento e la comunità. Una sfida? Certo. Ha funzionato? Pare proprio di si: la cultura bretone resta forte e radicata ma allo stesso tempo, con installazioni d’arte contemporanea a ogni angolo e diversi musei innovativi, il lato creativo della città è esploso. Chi si limita a guardare all’ieri, ricordiamo che la città, fu la sede dei duchi di Bretagna, prima che il regno indipendente diventasse parte della Francia nel 1532, avrà solo una visione molto limitata di questa città fortunata anche da punto di vista geografico: si trova sulla Loira e ad appena una quarantina di chilometri dal mare. E la sua alta qualità di vita fa si che ogni anno qui arrivino decine di migliaia di nuovi abitanti. Un successo per quella che, lo abbiamo detto, appariva una città spenta e smarrita dopo che negli anni ’90 la chiusura dei cantieri navali aveva azzoppato l’economia.

Occorreva reagire: e qui si è scommesso sulla cultura. Il merito sarebbe in gran parte di un certo Jean Blaise che iniziò ad invitate artisti e creativi a cui offrì, insieme alla amministrazione comunale, gli spazi dismessi di fabbriche e cantieri da trasformare in spazi dedicati alla cultura. L’esempio più evidente, quello da cui far partire la nostra visita, è la L’Île de Nantes, un eco-quartiere racchiuso tra due rami della Loira dove si progetta la futura metropoli del 2030: qui si viene per per scoprire giardini, aree giochi e resti industriali al Parc des Chantiers per poi passare all’Hab Galerie , dedicata all’arte contemporanea e soprattutto ammirare le Machines de l’île come il Grand Éléphant , il Carrousel des mondes marins e la Galerie des Machine, installazioni diventate icone. E la sera, lungo il Quai des Antilles, si torna per la vivace vita notturna. Tra l’altro durante questi mesi estivi la città offre molti eventi dal Le Voyage à Nantes Summer Event , che prosegue fino a settembre e vede le strade della città, già colorate, inondate di installazioni artistiche e sculture temporanee mentre a fine agosto, il festival Les Rendez-Vous de l’Erdre mette in mostra la musica jazz. E in in autunno, il Festival internazionale di fantascienza Les Utopiales invade Nantes.


Ma questa è stata una capitale e se ne vedono i segni passando nella parte antica della città che si trova nel quartiere medievale di Bouffay, un concentrato di stradine, palazzi, case a graticcio e vicoli ora trasformati in un’isola pedonale pieba di ristoranti, creperie e bar che ospitano una frenetica vita notturna, soprattutto nei fine settimana. Qui si passeggia prima di andare a visitare la cattedrale e soprattutto il gotico castello dei Duchi di Bretagna che fu dimora dei signori locali prima di diventare dimora reale nel 1532. E ora ospita un museo di storia locale .E dopo la cena con le immancabili crépes e galette accompagnate dal sidro vale la pena di fare una passeggiata notturna per scoprire la chiesa di Sainte-Croix illuminata  e i giochi di luce sui bastioni del castello e sulla cattedrale. Il giorno dopo però non perdetevi l’Île Feydeau; non è più un’isola – la Loira qui è stata prosciugata- ma continua ad ospitare i più bei palazzi della città che però hanno un carattere singolare: pendono. Si, perché il terreno era sabbioso e dopo la costruzione cominciarono a cedere, dando alla facciata l’aspetto irregolare che vediamo oggi. Poco lontano da qui, al 4 di Cours Olivier de Clisson, 4, nacque nel 1828 lo scrittore Jules Verne. Lui sogno di andare al centro della Terra. Nantes, più concretamente ha sognato di rinascere e risorgere. E la Bella Addormentata di Francia ora corre verso il futuro.

Idee
Da sapere
Come arrivare
Nantes in Francia (www.france.fr/it/) è facilmente raggiungibile dall’Italia grazie a divers voli diretti – anche low cost- da Milano e Bergamo. In alternativa si può scegliere un volo con scalo. L’aeroporto è a soli 8 km dalla città ed è collegato da navette che partono ogni 20 minuti.
La linea verde
Per vedere le attrazioni della città di Nantes basta seguire la linea verde – lunga 22 km – disegnata a terra che unisce fisicamente i punti di interesse artistico della città con installazioni d’arte appositamente create di anno in anno.

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