La Casa Dipinta in Umbria dell’artista Brian O’Doherty tra le colline di Todi.
Brian O’Doherty ha avuto mille vite. Ha iniziato come studente di medicina, poi è passato all’arte, prima di diventare a sua volta insegnante, presentatore televisivo, critico, artista e scrittore. Ha avuto persino quattro alter ego: Sigmund Bode, Mary Josephson, Patrick Ireland e William Maginn.
Nel soggiorno al secondo piano, Trecento, Rose Drawing n.85 (1985) troneggia sopra il divano.Foto Stefan Giftthaler
Una dimora del Settecento trasformata in opera d’arte
Tuttavia, una casa è stata per lui un rifugio per tutta la vita, e nel tempo è arrivata a rappresentare una sorta di testimonianza del suo lavoro, tanto che dal 1° luglio, dopo diversi mesi di restauro, ha aperto le sue porte al pubblico. Si trova a Todi, una piccola città sulle colline dell’Umbria, che O’Doherty scoprì grazie all’intermediazione della scultrice Beverly Pepper, che gli trovò questa dimora settecentesca in cui si stabilì nel 1975 con la compagna Barbara Novak, illustre storica dell’arte. Nonostante la donna lo esortasse a lasciare intatte le belle pareti bianche, Brian O’Doherty rimase fedele al suo saggio critico Inside The White Cube – The Ideology of the Gallery Space e non resistette alla tentazione di dipingerle subito. A partire dal 1977, i tre piani della casa cominciarono a prendere colore, diventando tele per i suoi lavori non ancora realizzati.