Il nome di Gipo Arbino sarà per sempre legato a quello di Lorenzo Sonego, preso sotto la sua ala quando era un ragazzino e portato a ridosso della top 20. L’allenatore torinese tuttavia ha seguito anche altri tennisti e ha intenzione di continuare a farlo. Dopo esser stato per un periodo il coach di Stefano Travaglia, all’età di 70 anni ha cominciato una nuova avventura. Ha infatti a iniziato a seguire con particolare attenzione Filippo Romano, promettente ligure classe 2005. Quest’ultimo è stato protagonista degli Internazionali di Tennis Città di Todi | CERgo Tennis Cup – evento organizzato da MEF Tennis Events – superando un turno e costringendo al terzo set un avversario del calibro del kazako Skatov. Proprio da Todi, Gipo Arbino ha rilasciato un’intervista in cui ha toccato tanti temi diversi. Uno di questi è stato ciò che rappresenta per le nuove generazioni Jannik Sinner e il motivo per cui dei giovani come Romano dovrebbero studiarlo attentamente.
Gipo Arbino parla di Sinner
“Io credo che si debba e si possa prendere esempio da un giocatore come Jannik. Lo osservo giocare da quando era molto piccolo ed esile, ma al di là della tecnica e della potenza si poteva notare quanto fosse un ragazzo veramente equilibrato” ha rivelato l’allenatore piemontese. In seguito ha aggiunto. “Sapeva già allora, così come oggi, cosa fare e quando farlo. È impossibile vederlo scegliere una soluzione illogica o tanto complessa nei momenti delicati; quelle cose le prova quando il punteggio glie lo permette”. Infine, una precisazione importante: “È un aspetto che dovrebbero osservare tutti i giocatori, perché lo si può apprendere”.
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