BMW si è appena ripresa il comando del Mondiale Superbike con l’asso Toprak Razgatlioglu ma, dietro alle vittorie del presente, regnano incertezza e caos sui programmi futuri. L’orizzonte nelle derivate dalla serie è circoscritto al 2026, perchè i vertici del gruppo non hanno ancora deliberato se il programma avrà un futuro. I colossi dell’automotive tedesco, in questo momento, hanno ben altre priorità da affrontare piuttosto che pensare allo sport. Il futuro è incerto per tutti e il ribaltone dirigenziale in vista non permette a chi è in carica adesso di decidere come, quanto e dove impegnarsi per il medio e lungo periodo. Potendo offrire un solo anno di contratto, BMW si è giocata la possibilità di ingaggiare piloti di rango MotoGP, inclusi giovani prospetti (qui l’approfondimento).

Petrucci erede di Toprak in Superbike?

Per cui, nell’immediato, la scelta dovrà necessariamente cadere su un pilota di minori pretese: l’ingaggio di Danilo Petrucci, quasi 35 anni, è questione di dettagli. Il team Barni Ducati è spiazzato: il patron Marco Bernabò farà un ultimo tentativo di resistenza in Ungheria, sede dell’ottavo round iridato, ma è una missione senza speranza. Andare in BMW, con un solo anno di contratto, ha molte controindicazioni per Danilo, che in caso di uscita di scena del team a fine ’26 si troverebbe a piedi. Ma l’ingaggio è di dimensioni ben diverse, in aggiunta al fascino di diventare pilota ufficiale di uno dei marchi più prestigiosi del Motorsport, con quello che ne consegue in premi e vantaggi vari. In questo modo i tedeschi tappano la falla creata dal passaggio di Troprak Razgtalioglu un MotoGP con Pramac Yamaha. Adesso dovranno anche cercare un altro pilota, perchè Michael van der Mark ha deluso ed è ai titoli di coda.

MotoGP? Non se ne parla

L’incertezza generale ovviamente si riflette anche sui piani MotoGP. Lo sviluppo del motore era cominciato ma, secondo le nostre fonti, si è interrotto mesi fa. Cancellato anche l’incontro che i vertici BMW Motorrad avevano programmato con un personaggio molto noto del paddock che, nei piani, avrebbe potuto coordinare a livello sportivo il progetto e mettere le basi per il debutto in MotoGP. Dunque il colosso tedesco, con certezza, non entrerà in top class nel 2027 in concomitanza con il grande cambio regolamentare, e questo è noto. La novità è che l’intera prospettiva è congelata sine die. La BMW in MotoGP è destinata a restare un sogno ancora a lungo.