Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha visitato nella mattina del 13 agosto il complesso penitenziario di Rebibbia, accompagnato dal direttore generale della ASL Roma 2, Francesco Amato, e dal vicepresidente del Consiglio regionale, Giuseppe Emanuele Cangemi.
Al centro dell’incontro, il diritto alla salute dei detenuti, con l’obiettivo di garantire assistenza sanitaria dignitosa e tempestiva anche all’interno delle strutture carcerarie. Rocca ha incontrato la direzione sanitaria, il personale medico e infermieristico e alcuni rappresentanti della popolazione detenuta, tra cui Gianni Alemanno, raccogliendo segnalazioni sulle criticità: difficoltà di isolamento in caso di malattie infettive, carenza di spazi per visite specialistiche e terapie salvavita, ritardi nelle cure per detenuti in gravi condizioni.
“Il diritto alla salute non si sospende con la libertà personale – ha dichiarato Rocca – In carcere va garantita un’assistenza sanitaria dignitosa, tempestiva e completa. Gli incontri di oggi rafforzano la nostra determinazione a dare risposte concrete”.
Durante la visita è stato fatto il punto su diversi progetti: la realizzazione della Casa della Salute nell’area penale, l’apertura dell’ATSM femminile per la tutela della salute mentale, il potenziamento di figure specialistiche (cardiologi, ginecologi, oculisti, neurologi, dermatologi, infettivologi, psicologi e psichiatri) e l’aumento del personale infermieristico e di supporto.
La giornata si è conclusa con un sopralluogo nei reparti interessati dai futuri interventi. La Regione Lazio conferma così la volontà di trasformare la sanità penitenziaria in un modello di efficienza e rispetto della dignità umana.