Lo chiamavano Big Talu o anche semplicemente Talu. Intorno a lui si è mossa una bella fetta della scena musicale italiana che, per i live, gli si è appoggiata fin dagli Anni 90. Oggi quei musicisti lo piangono. Guido Costamagna è morto a 60 anni, nella sua casa di Mondovì, nella notte tra giovedì 14 a venerdì 15 agosto. Lascia la moglie Mari, i figli Nicola e Agnese, e il fratello Ezio. La notizia ha lasciato senza parole chi lo conosceva e i tanti che hanno lavorato con lui, rimbalzando poco per volta e poi sempre più velocemente in questo venerdì ferragostano. Con un susseguirsi di omaggi e ricordi sui social, che hanno avuto come filo comune il dolore per la scomparsa di Big Talu e parole di enorme stima e affetto. Perché, se volevi che il tuo concerto suonasse bene e che le luci fossero quelle giuste, era a lui che dovevi rivolgerti.
Storico fonico dei Modena City Ramblers, ha infatti lavorato anche con Subsonica, Marlene Kuntz, Africa Unite, Afterhours, Ermal Meta e Verdena, solo per citarne alcuni, girando l’Italia, piazzato davanti al suo mixer, ma tenendo radici salde in Piemonte. Dove, nella sua Mondovì, operava con la Big Talu Music Service.
I messaggi social di chi lo ricorda con affetto
Oggi, dando sulla loro pagina Facebook la notizia della sua morte, i MCR hanno scritto che «era per noi un fratello e sempre lo rimarrà». «Siamo senza parole, un abbraccio ai nostri fratelli Modena City Ramblers e ai familiari», le parole della Bandabardò.
I Subsonica – al di là dell’aspetto umano – ne hanno ricordato l’importanza come professionista: «Con il cuore a pezzi salutiamo un amico che ci ha lasciati questa notte- hanno scritto sui social –. Talu, il Big Talu generoso, gioviale, sorridente tanto quanto professionale e efficiente che ha seguito con il suo service un lungo pezzo della nostra storia». La band torinese ha evidenziato che «Big Talu, ha rappresentato, per il mondo della musica, un importante cambio di passo a Torino e in tutto il Piemonte, imprimendo una decisiva svolta di efficienza nel supporto tecnico per i concerti. È stato un maestro scrupoloso ma anche paterno per molti tecnici che devono a lui la passione per questo mestiere. Ha cambiato in modo decisivo la mentalità e l’approccio a questo mestiere». Non ci sono che belle parole: «Era serio e preciso, ma anche pronto a fare festa e a dimostrare la grandezza del suo cuore e la forza della sua amicizia. Siamo ancora increduli, abbracciamo Mari, Agnese, Ezio e Nicola che seguendo le orme del papà è diventato un grande professionista. Abbracciamo anche tutti i musicisti che si sentono disorientati come noi e come i nostri tecnici, dopo questa terribile notizia».
Max Casacci gli ha dedicato un post personale nel quale, si è rivolto direttamente a lui dicendo: «Hai ispirato in modo scrupoloso e anche paterno tantissime carriere di ragazzi che con te hanno iniziato e che oggi continuano in tutta Italia a fare questo mestiere. Come si deve. Ma soprattutto non hai mai smesso di essere un amico di quelli forti e generosi». Tra chi gli ha dedicato un pensiero, c’è anche Boosta: «Ho solo sorrisi per ogni pensiero che ci lega. Da quando abbiamo iniziato e avevo 20 anni. Ti prometto, per sempre, un sorriso per ogni volta che ti penserò. E non saranno poche».
Toccante anche il ricordo dell’ex frontman dei Modena, Cisco Bellotti: «È da più di 30 anni che faccio questo lavoro e di persone ne ho incontrate migliaia: amici e pubblico, organizzatori e tecnici. Ieri se ne è andato uno di questi, che ha fatto parte della mia vita e con cui ho condiviso un pezzo importante di strada. Un grande fonico, “un monumento degli impianti audio luci”, che ci ha seguito per anni e che tuttora seguiva i MCR. Sto parlando di Guido Costamagna, per tutti “Big Talu”, che ci ha lasciato improvvisamente. Una grande perdita come amico e come professionista: serio ma sempre con il sorriso sul volto, competente, disponibile e a disposizione, cosa che in questo lavoro è una rarità. Grazie Talu, grazie per tutto quello che hai fatto per noi».
Non poteva mancare la voce degli Afterhours di Manuel Agnelli che hanno ricordato come «il nostro primo tour con una produzione vera e propria al seguito, quello di “Non è per sempre”, nel 1999, lo facemmo con il suo service audio – luci. Da lì al 2009 la nostra collaborazione fu ininterrotta: i tour di “Siam tre piccoli porcellin”, “Quello che non c’è”, “Ballate per piccole iene” e “I milanesi ammazzano il sabato” li facemmo sempre con il suo supporto tecnico e logistico. Siamo cresciuti professionalmente insieme. Un’avventura meravigliosa». Costamagna collaborò con Agnelli anche per la realizzazione del festival dedicato alla musica indipendente, ideato dal musicista: «Abbiamo vissuto insieme l’epopea del Tora! Tora!, il nostro festival itinerante all’inizio degli anni 2000, per il quale la partecipazione di Talu fu fondamentale per tutte e 5 le edizioni. Lo ricordiamo sempre con il sorriso sulle labbra e con un entusiasmo contagioso. Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi cari che abbracciamo forte. Talu era una persona speciale e rara e gli vogliamo e gli vorremo bene sempre».
A dirgli grazie è anche Paola Cuniberti, manager di Niccolò Fabi e monregalese di origine: «Per la musica che hai fatto suonare, per gli abbracci che hai saputo regalare, per i sorrisi che hai schiantato in faccia a chi ti incontrava, per quel viaggio Monodovì – Montecatini, non siamo stati zitti un secondo, ma non uno. Per i “ciao bambina bella come il sole”. Grazie per essere stato prima un mito della mia adolescenza monregalese, poi un amico».
Perfetta la sintesi di Emiliano Colasanti, giornalista musicale e fondatore dell’etichetta 42Records: «Almeno un tour con Talu lo abbiamo fatto quasi tutti. Una presenza costante sopra, sotto e davanti i palchi della musica italiana. Una comunità che è fatta anche di gente che non è visibile, ma necessaria. Perché senza quelli come lui, i concerti non succederebbero mai».
Domani, sabato 16 agosto, alle 16, al tempio crematorio di Magliano Alpi ci sarà l’ultimo saluto a Big Talu.