di
Federica Maccotta

I soccorsi sono arrivati in elicottero nella villa del padrino dell’heavy metal, morto a 76 anni. Il ricordo di fan e colleghi musicisti

Due ore e un elicottero per cercare di salvare la vita di Ozzy Osbourne, la voce dei Black Sabbath scomparsa a 76 anni martedì 22 luglio. Il Daily Mail ricostruisce gli ultimi momenti del principe dell’heavy metal e i tentativi fatti dai paramedici per salvarlo. Secondo il quotidiano britannico, il primo allarme parte la mattina di martedì con una telefonata da Welder House, la villa nel Buckinghamshire del cantante scomparso. Poco dopo, alle 10.30 ora locale, sul posto arriva un’eliambulanza, che fa presagire ai vicini del paese di Jordans, dove si trova la villa, che stia accadendo «qualcosa di grave». 

E così è: i soccorritori avrebbero provato a salvare la vita del cantante per circa due ore, prima di arrendersi e dichiararne il decesso. La ricostruzione sembra parzialmente confermata da un portavoce della Thames Valley Air Ambulance, sentito dal Daily Mail: «Possiamo confermare che il nostro elicottero è stato inviato sul posto per fornire cure intensive avanzate in seguito a un incidente avvenuto ieri vicino a Chalfont St Giles». Cioè il paese a 5 minuti di auto da casa Osbourne. 



















































La morte del padrino dell’heavy metal, come era soprannominato, ha profondamene colpito fan e colleghi. Nella sua città natale Birmingham, dove pochi giorni prima di morire Osbourne aveva tenuto un toccante concerto d’addio, centinaia di persone si sono riunite nei luoghi simbolo della band. Fuori dal Crown Pub, dove i Black Sabbath hanno tenuto il loro primo concerto, attorno al toro nella stazione di Birmingham New Street, creato per i Giochi del Commonwealth del 2022 e conosciuto come Ozzy, o al murales in Navigation Street dipinto in onore del concerto d’addio dei Black Sabbath. 

Anche i il mondo della musica ha celebrato la star dell’heavy metal, a partire dai suoi colleghi di band. «Non ce ne sarà un altro come lui», ha detto il chitarrista Tony Iommi. Gli Who lo hanno ricordato la sera della sua morte durante il loro concerto di Milano, Elton John ne ha parlato come di «un grande pioniere che si è assicurato un posto nel pantheon degli dei del rock», Alice Cooper ne ha fatto un ritratto a tutto tondo: «Nel corso della sua lunga carriera, si è guadagnato un immenso rispetto tra i suoi colleghi e i fan di tutto il mondo, come showman e icona culturale senza pari. Ho sempre visto Ozzy come un incrocio tra il principe delle tenebre, che è il personaggio che i suoi fan vedevano, e un giullare di corte». 

Omaggi e ricordi anche da Ronnie Wood dei Rolling Stones, Rod Stewart, Robert Plant dei Led Zeppelin, Billy Idol, Marilyn Manson, Metallica, Aerosmith, Red Hot Chili Peppers, Yungblud, Duran Duran («Difficile immaginare un mondo senza di lui, Ozzy ha portato così tanta gioia, umorismo e potenza pura al mondo, in una vita fatta di tanti capitoli. Ozzy era un tipo che ha avuto ben più di nove vite»). Non è ancora nota la data dei funerali del principe delle tenebre, che aveva lasciato precise volontà in merito in un’intervista: «Non voglio che il mio funerale sia triste, voglio che sia un’occasione per dire grazie». 

24 luglio 2025