di
Maria Luisa Saponara
L’attore ha lasciato un commento sui social che sta facendo discutere. «Bei posti senza identità»
Una constatazione diretta e dal gusto amaro nel giorno di Ferragosto arriva dai social, firmata dall’attore barese Michele Venitucci. Si accendono così nuovamente i riflettori su Monopoli, in questi giorni alla ribalta nazionale per la storia del panino da casa non consentito in un lido.
Una riflessione, la sua, che segue quella del dj e imprenditore Andrea Pezzi che a giugno, in visita a Monopoli, aveva scritto in una storia Instagram di aver trovato la città «devastata dal turismo di massa». Con una foto del porto vecchio sullo sfondo, oggi, 15 agosto, Venitucci lancia una nuova riflessione pronta a far discutere: «Monopoli, come Polignano e molto prima Ostuni, sono paesi che hanno perso la loro storia». Una situazione che non sarebbe addebitabile al boom turistico. «I centri storici erano già stati abbandonati, le botteghe chiuse, i vecchi bar serrati», scrive l’attore. Il risultato? «Bei posti senza identità. Come un set di Cinecittà ricostruito benissimo per narrare una credibile finzione».
Venitucci, che con il suo post lancia uno spunto per riflettere su cosa resti davvero dell’anima di uno dei borghi più famosi della Puglia, conclude: «Se l’offerta di questa “finzione” diventa cara e di pessimo gusto, allora è finita. L’identità è un valore imprescindibile, che dura nel tempo».
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15 agosto 2025 ( modifica il 15 agosto 2025 | 17:58)
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