LECCE – Missione compiuta: il Lecce ha conquistato l’accesso ai sedicesimi di finale di Coppa Italia superando la Juve Stabia per 2 a 0 davanti a oltre 10mila spettatori. La squadra di Di Francesco affronterà la vincente di Milan-Bari (si gioca domenica sera).

La gara è stata decisa dalle reti di Krstovic nel primo tempo, su rigore, e di Kaba proprio in chiusura di match, su assist di Camarda. Per i salentini il successo è una iniezione di fiducia in vista dell’esordio in campionato, previsto per il 23 agosto sul campo del Genoa: non sarebbe male, tuttavia, se per quella data i giallorossi potessero contare su di un paio di rinforzi.

La priorità, come noto e come ribadito anche dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia, è rinforzare la linea difensiva a partire dal blocco dei marcatori, ma in mezzo al campo sembra mancare un vero “maestro concertatore” che sappia garantire con continuità e personalità ritmo, misure e invenzioni: Pierret si sta applicando, ma deve crescere ancora molto se vuole occupare quel ruolo con autorevolezza.

La partita

Il Lecce è sceso in campo con il piglio giusto e ha preso in mano le redini dell’incontro, andando per due volte molto vicino al gol con Krstovic, ma il montenegrino prima ha mancato la porta di poco, di testa, e poi ha spedito sul fondo una conclusione a tu per tu con il portiere Confente.

Il risultato si è sbloccato al 27’ con calcio di rigore realizzato dallo stesso attaccante e correttamente assegnato dall’arbitrio Mucera al 26’, dopo il richiamo al monitor del Var Meraviglia per il tocco con un braccio da parte di Battistella su cross di Pierotti, autore di una prima frazione abbastanza frizzante.

La partita si è messa nella giusta direzione, ma poi la squadra di casa si è adagiata sul vantaggio e la Juve Stabia è venuta fuori con una buona organizzazione di gioco, dimostrando di non aver alcun timore reverenziale. Nel secondo tempo la formazione allenata da Abate avrebbe anche meritato il pareggio: favorita dalla superiorità numerica, ha quasi sempre costretto il Lecce nella propria metà campo, ma Falcone ha risposto con grande reattività.

L’episodio

Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi nel primo tempo Banda l’ha fatta grossa, entrando a forbice su Mosti che avanzava velocemente a ridosso del centrocampo. Il direttore di gara non ha potuto far altro che mostrargli il cartellino rosso: una decisione sacrosanta perché quel tipo di intervento può fare davvero male. 

Questo episodio, peraltro gratuito considerando la zona del campo in cui si trovava l’avversario, ha rischiato di cambiare il corso del match ma, soprattutto, ha condizionato l’atteggiamento tattico della squadra alla quale sicuramente avrebbe fatto bene poter giocare fino alla fine in undici per provare le indicazioni del proprio allenatore.

L’uomo in più

Il migliore in campo alla fine è stato Falcone (con la fascia di capitano al braccio) che ha chiuso lo specchio della porta ogni volta che gli avversari lo hanno inquadrato: provvidenziale la respinta su colpo di testa di Candellone al minuto 67 e puntuale il doppio intervento, nel giro di un minuto, prima su conclusione di Cacciamani e poi su tentativo di Piscopo.

Il tabellino di Lecce-Juve Stabia 2 a 0

LECCE (4-3-3): Falcone (cap.); Kouassi (56’ Veiga), Gaspar, Thiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Pierret (56’ Ramadani), Helgason (56’ Morente); Pierotti (82’ Kaba), Krstovic (72’ Camarda), Banda. Allenatore: Di Francesco

JUVE STABIA (4-4-2): Confente; Carissoni, Ruggero, Bellich, Stabile (79’ De Pieri); Mosti (61’ Cacciamani), Leone, Battistella (46’ Pierobon), Mannini (61’ Burnete); Candellone (cap.) (86’ Maistro), Piscopo. Allenatore: Abate

Marcatori: 27’ Krstovic (rigore), 90+4 Kaba

Espulso: 45+4 Banda

Arbitro: Mucera; assistenti: Laudato e Cortese; quarto ufficiale: Di Bello.

Var: Meraviglia; assistente Var: Monaldi

Spettatori 10.667

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