Sul grande schermo è Aquaman, il supereroe noto anche come “Protettore degli Oceani”, in grado di respirare sott’acqua, nuotare a velocità supersonica e comunicare con le creature degli abissi. Ma anche nella vita reale, Jason Momoa ha uno stretto rapporto con il mare: l’attore è nato alle Hawaii da una famiglia appassionata di surf, e prima di fare carriera a Hollywood ha lavorato per molti anni nel negozio di articoli da surf dei suoi genitori.

Proprio questi particolari rendono la sua rivelazione di qualche giorno fa ancora più scioccante. Ai microfoni del podcast SmartLess, infatti, Momoa ha confessato di essere stato vittima di un grave incidente sul surf, che avrebbe potuto essergli fatale, se non fosse stato per il soccorso di un altro surfista che si trovava nella vicinanze.

Secondo il suo racconto, l’attore si trovava a circa un paio di chilometri dall’isola di Maui quando ha perso il controllo della tavola: «In quella zona c’è molto vento. Ho perso la tavola, non riuscivo più a localizzarla. Sono stato colpito ripetutamente da una raffica di onde alte più di tre metri. L’acqua continuava a colpirmi e trascinarmi».

«Sono rimasto bloccato in quella situazione per un po’ di tempo – ha continuato. – Non vedevo nessuno nei paraggi e non riuscivo più a muovermi. Le mie braccia e le mie gambe non rispondevano più. Continuavo ad andare a fondo, ero nel bel mezzo dell’oceano e riuscivo a malapena a risalire per prendere una boccata d’aria. Ma dentro di me avevo già perso le speranze. Ero già morto».

Dopo aver pregato i suoi antenati di salvarlo, Jason Momoa è stato provvidenzialmente salvato dal surfista Laird Hamilton, che è sopraggiunto per afferrarlo e guidarlo fuori dalla corrente. I due si sono poi allontanati a nuoto, con Hamilton a sorreggere Momoa, il quale aveva gambe e piedi «coperti di sangue». Secondo la star di Aquaman, è stata proprio questa drammatica esperienza a spingerlo a decidere di smettere di fumare: «Fumavo anche due o tre pacchetti al giorno. Non sono riuscito a smettere nemmeno per i miei figli o per la mia ex moglie. Ma nel momento in cui sono tornato indietro dalla morte, non ho mai più fumato».

Fonte: USA Today

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