Manca poco più di un mese alla settimana dei Mondiali di Kigali 2025. Dopo alcuni momenti, risalenti ormai a mesi fa, in cui la disputa delle gare iridate su strada nella capitale del Rwanda potesse essere a rischio, il percorso di avvicinamento all’evento sembra essersi fatto più liscio. Le cose, al confine fra Rwanda e Repubblica Democratica del Congo non sono del tutto normalizzate, ma la macchina organizzativa dei Mondiali ormai è entrata a pieno regime, sia sul posto che per quel che concerne l’attività delle varie Nazionali che dovranno raggiungere Kigali. Alcune federazioni, come l’Italia, si presenteranno comunque in versione “ridotta” rispetto ai numeri che avrebbero a disposizione da regolamento. 

In Rwanda, intanto, c’è grande entusiasmo: “Per la prima volta i Mondiali di ciclismo si disputeranno in Africa – il testo di una nota diffusa dalle autorità governative locali – Sarà un momento storico per il Rwanda e per tutto il Continente. Siamo felicissimi di poter ospitare i migliori ciclisti al mondo e di vederli gareggiare nel cuore della nostra capitale”.

Per gestire al meglio la situazione, verranno prese alcune misure: “Durante la settimana dei Campionati mondiali verranno chiuse temporaneamente alcune strade, in orari specifici, per garantire la sicurezza di atleti, tecnici e pubblico. Inoltre, tutte le scuole di Kigali City rimarranno chiuse fra il 21 e il 28 settembre. Ai funzionari pubblici viene consigliato di lavorare da casa nell’arco della settimana di gare, fatta eccezione per quelli che lavorano a servizi essenziali, che continueranno senza alcuna interruzione. Le aziende private e le altre istituzioni pubbliche sono caldamente incoraggiate a utilizzare il lavoro da remoto, laddove ce ne sia la possibilità”.

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