Finisce senza nessun accordo il vertice Putin-Trump

dai nostri inviati ad Anchorage Rosalba Castelletti e Paolo Mastrolilli

Nessun accordo per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha ammesso Donald Trump, dopo l’incontro di Ferragosto nella Joint Base Elmendorf-Richardson di Anchorage con Vladimir Putin. E sebbene il leader russo abbia lasciato intendere di avere raggiunto “un’intesa”, nessuno dei due ha fornito particolari dettagli sul contenuto dei loro colloqui. “Non c’è accordo finché non c’è un accordo”, ha detto il presidente Usa, riferendo che, sebbene l’incontro sia stato “molto produttivo” e siano stati “molti” i punti sui quali i due leader hanno concordato, ci sono ancora “un paio di grosse questioni” sulle quali rimangono differenze tra le due parti.

Putin ha parlato di colloqui “costruttivi” e improntati al “mutuo rispetto”, però non ha fatto sconti. Per risolvere il conflitto in Ucraina occorre affrontarne le “cause profonde” e ristabilire un “giusto equilibrio di sicurezza in Europa e nel mondo”, ha detto. Infine, si è augurato che Kiev e l’Europa “non ostacolino” gli sforzi per la pace, ha aggiunto.

Nessuna possibilità, da parte dei giornalisti, di porre domande. I due leader si sono limitati a fare delle dichiarazioni, al termine delle quali Putin ha invitato Trump in Russia per un possibile prossimo vertice. “Next time in Moscow”, ha detto in inglese. È interessante, potrebbe accadere”, ha replicato il presidente Usa.

Il summit, durato circa due ore e 45 minuti, era iniziato con una stretta di mano su un tappeto rosso, un sorriso e un giro sulla limousine presidenziale, ‘the Beast’, la bestia, per raggiungere l’edificio che ospitava il vertice. Un’accoglienza insolitamente calorosa per un avversario degli Stati Uniti, responsabile di aver scatenato la più grande guerra in Europa dal 1945.

Mentre si salutavano sulla pista della base militare Usa, Putin ha sorriso e ha indicato il cielo, dove B-2 e F-22, aerei militari progettati per contrastare la Russia durante la Guerra Fredda, sorvolavano l’area. “Presidente Putin, smetterà di uccidere civili?”, hanno chiesto i giornalisti durante la foto di rito dell’arrivo. Il leader russo si è portato una mano all’orecchio, come per indicare di non poterli sentire. Né Putin, né Trump hanno poi risposto alle altre domande poste dai cronisti, mentre i fotografi scattavano altre foto nella sala allestita per il vertice