di
Laura Zangarini

La vedova del «re del rock» accusata da due ex soci in affari di aver staccato il supporto vitale alla unica figlia di Presley, morta nel 2023 a 54 anni. Così da essere l’unica a gestire l’enorme impero finanziario del cantante

Altro che la trama di «Succession». Gli ex soci in affari di Priscilla Presley, 80 anni, accusano la vedova di Elvis Presley (1935 – 1977) di aver staccato il supporto vitale alla figlia Lisa Marie Presley nel tentativo di assicurarsi il suo posto in cima all’enorme regno finanziario del «re del rock», secondo quanto afferma una nuova esplosiva causa depositata questa settimana in un tribunale di Los Angeles.

Lisa Marie, figlia di Priscilla e della leggenda del rock Elvis Presley, è morta nel gennaio 2023 a causa di un arresto cardiaco nella sua casa in California. Aveva 54 anni.



















































Secondo i documenti ottenuti dal magazine americano «New York Post», Brigitte Kruse e Kevin Fialko, dirigenti di Priscilla Presley Partners, sostengono che l’ottantenne «in ultima analisi voleva controllare» il fondo fiduciario della figlia e Graceland, l’iconica villa di Memphis che un tempo apparteneva al «Re».

Kruse e Fialko hanno intentato causa a Priscilla, sposata con Elvis dal 1967 al 1973, per violazione di contratto e frode. Chiedono almeno 50 milioni di dollari.

Priscilla è accusata di essere a conoscenza del fatto che Lisa Marie si stava preparando a rimuoverla dal suo ruolo di unica responsabile del trust e di aver «staccato la spina poche ore dopo il ricovero di Lisa» in ospedale.

 «Priscilla sapeva che la morte di Lisa avrebbe neutralizzato la minaccia dei tentativi della figlia di farla rimuovere dal ruolo di unica fiduciaria del trust assicurativo irrevocabile sulla vita di Lisa. In definitiva, sostiene la causa, «Priscilla voleva essere l’unica a controllare il Promenade Trust e Graceland». «La settimana successiva, a casa sua, Priscilla avrebbe esclamato: “Sono la regina. Sono responsabile di Graceland”».

In risposta, l’avvocato di Priscilla, Marty Singer, ha criticato aspramente la denuncia definendola «una delle cause più vergognose, ridicole, salaci e infondate» che avesse mai visto. «Questo – ha dichiarato Singer – non è altro che un feroce e triste tentativo di infangare falsamente la reputazione di una donna di 80 anni, come palese ritorsione per aver intentato una causa per riparare la condotta illecita di Brigitte Kruse, Kevin Fialko e dei loro complici».

L’estate scorsa, Priscilla ha intentato una causa affermando di essere stata vittima di abusi finanziari. La tesi? Che Kruse, tra gli altri, si era approfittato di lei e le aveva rubato 1 milione di dollari. Dopo che Priscilla e il cantante di «Love Me Tender» e «Hound Dog» si separarono nel 1973, la causa sostiene che «lei avrebbe dovuto smettere di usare il cognome “Presley”» in base all’accordo di divorzio.

Anni dopo la morte di Elvis, nel 1993, Lisa Marie, la sua unica figlia, ricevette l’eredità. La causa sottolinea che all’epoca il patrimonio era valutato circa 100 milioni di dollari. La causa sottolinea inoltre che Priscilla ha presentato una petizione per contestare un emendamento del 2016 al trust in seguito alla morte di Lisa Marie.

All’epoca, il trust aveva rimosso Priscilla dal ruolo di fiduciaria e al suo posto aveva nominato co-fiduciari la figlia di Lisa Marie, Riley Keough, e il figlio Benjamin Keough, deceduto nel 2020.

Nel 2023, dopo la morte della madre, a Keough, 36 anni, è stata concessa la proprietà esclusiva di Graceland, l’epica tenuta del padre a una trentina di chilometri a sud di Memphis aperta nel 1982 come museo e attrazione turistica, in seguito a una lunga controversia legale con sua nonna Priscilla.

Nel periodo precedente alla sua morte, Lisa Marie aveva un rapporto «tumultuoso e precario» con la madre, tanto che, sostengono Kruse e Fialko nella loro denuncia, Lisa Marie aveva addirittura «minacciato di fare causa» a Priscilla per la disputa fiduciaria. I due affermano di aver «lavorato per tenere unita la famiglia». 

16 agosto 2025 ( modifica il 16 agosto 2025 | 10:37)