Federico ha deciso la sfida col Bournemouth segnando la sua prima rete in Premier: “Ripaga il lavoro fatto, l’anno scorso sono arrivato in condizioni complicate, alla Juve non mi ero allenato per un mese”
16 agosto 2025 (modifica alle 10:54) – MILANO
Un lampo nella notte di Anfield. Quante volte lo avrà sognato Federico Chiesa: esultare sotto la Kop. In tutta la stagione ’24-25 l’ex bianconero era andato a segno solamente due volte, scendendo in campo in appena 14 gare. Il primo gol in FA Cup, in casa contro l’Accrington, quello del 4-0 al 90′, non proprio memorabile. L’altro, inutile, al 94′ della finale di Carabao Cup persa 2-1 contro il Newcastle di Sandro Tonali a Wembley. Quella di venerdì è stata la sua prima realizzazione in Premier ed è arrivata ancora in “zona Chiesa”, all’88’, rete che ha permesso ai Reds di tornare in vantaggio dopo che il Bournemouth aveva rimontato da 0-2. La ciliegina l’ha poi messa Salah al ’94 per il 4-2 finale ma a decidere la gara è stato Federico, entrato all’82’ al posto di Florian Wirtz.
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“Il mio primo pensiero dopo il gol è andato a Diogo Jota – ha poi detto Chiesa a Sky Sport -, a suo fratello e a tutta la loro famiglia. E’ stato un momento toccante, per di più vincendo così. Quel pallone mi ha aiutato lui da lassù a spingerlo dentro, voglio pensare che sia così. Questo gol ripaga il lavoro fatto, l’anno scorso posso dire di essere arrivato in condizioni complicate, alla Juve non mi ero allenato e qui mi sono trovato in difficoltà, con un ritmo di un altro livello. Non so perché fosse stata presa questa decisione, ma il non allenarsi per un mese mi ha penalizzato nel mio percorso ad Anfield. Slot mi ha sempre incoraggiato. A Liverpool sono molto felice, sono in una delle squadre più forti al mondo, lo ha dimostrato anche il mercato”.
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Anche Arne Slot, allenatore dei Reds, ha parlato di Chiesa nel post partita “I tifosi hanno cantato per lui già tante volte durante la partita e anche la scorsa stagione, penso che sia molto bello per lui dare loro qualcosa in cambio, ed è sicuramente quello che ha fatto oggi. Quando abbiamo avuto bisogno di lui, ha risposto presente. Questa è una cosa positiva per il futuro nel club”. C’era un’atmosfera incredibile negli ultimi minuti. Pensavo che vincere il campionato qui sarebbe sempre stato più speciale che vincere una partita in casa contro il Bournemouth, ma gli ultimi sei o sette minuti… wow. Wow, wow, wow. Com’è stato impressionante”.
La Gazzetta dello Sport
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