di
Giulio Gori e Jacopo Storni
Marah Abu Zuhri era arrivata in Toscana nei giorni scorsi nell’ambito dell’ultima evacuazione sanitaria organizzata dal governo italiano. Dall’ospedale: «Quadro clinico molto complesso/compromesso e uno stato di profondo deperimento organico». «Si è verificata un’improvvisa crisi respiratoria e successivo arresto cardiaco»
Era arrivata nei giorni scorsi all’ospedale Cisanello di Pisa da Gaza insieme ai suoi familiari nella speranza di una vita normale lontano dal rumore delle bombe. Ma nel giorno di ferragosto Marah Abu Zuhri è morta. Aveva 20 anni ed era arrivata dalla Striscia, nell’ambito dell’ultima evacuazione sanitaria organizzata dal governo italiano, con una grave forma di malnutrizione.
«La ragazza, di vent’anni, era arrivata in Italia dalla Striscia di Gaza, accompagnata dalla madre, nell’ambito di un’operazione umanitaria, con un quadro clinico molto complesso/compromesso e uno stato di profondo deperimento organico – si legge in una nota dell’ospedale – Nella giornata di ieri (15 agosto, ndr), dopo avere eseguito i primi accertamenti necessari e iniziato una terapia di supporto, si è verificata un’improvvisa crisi respiratoria e successivo arresto cardiaco che, purtroppo, ha portato al decesso della giovane».
La ragazza era atterrata nella notte tra il 13 e il 14 agosto a bordo di un C130J dell’Aeronautica militare, partito da Eilat e giunto allo scalo della 46esima brigata aerea di Pisa. Trasportata all’ospedale di Cisanello, la ventenne era stata ricoverata d’urgenza ma le sue condizioni erano apparse da subito critiche.
Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani esprime profondo dolore per la perdita della giovane palestinese e solidarietà di tutti i cittadini toscani alla famiglia. «Il Sistema sanitario regionale con il proprio personale, che ringrazio – dichiara Giani – sarà sempre in prima fila per garantire massimo sostegno a favore della popolazione di Gaza».
Finora sono stati quasi duecento i bambini arrivati in Italia da Gaza per le cure, tutti loro sono sopravvissuti grazie alle cure degli ospedali toscani, soprattutto il pediatrico fiorentino Meyer.
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16 agosto 2025 ( modifica il 16 agosto 2025 | 12:37)
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