Roma, 16 agosto 2025 – Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto che revoca la nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (NITAG). La decisione arriva dopo le polemiche suscitate dalla presenza di due membri noti per posizioni no-vax, che avevano sollevato forti critiche da parte della comunità scientifica e di esponenti del mondo medico.
La revoca delle nomine da parte di Schillaci
Il ministero della Salute, in una nota, ha comunicato che, a seguito della revoca, si procederà a un nuovo procedimento di nomina che coinvolgerà tutte le categorie e gli stakeholder interessati. Il ministro Schillaci ha sottolineato come la tutela della salute pubblica richieda “la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore”. Ha inoltre ribadito l’impegno a operare nell’esclusivo interesse dei cittadini, puntando su un approccio basato sul rigore scientifico.
La Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) ha accolto con favore la decisione, definendola una misura necessaria per difendere la salute con rigore scientifico, soprattutto in un momento in cui i vaccini rappresentano lo strumento principale per la tutela della salute individuale e collettiva.
Reazioni politiche e scientifiche alla decisione
Il capogruppo dei senatori del Partito Democratico, Francesco Boccia, ha espresso soddisfazione per l’azzeramento del NITAG, auspicando un cambiamento nell’atteggiamento della maggioranza verso una maggiore serietà scientifica. Boccia ha criticato le posizioni no-vax e antiscientifiche che, a suo dire, erano state tollerate in passato, anche nella commissione Covid.
Anche il capogruppo dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha giudicato positiva la revoca, evidenziando come sia stato un errore includere nel comitato membri con posizioni anti-vacciniste e sottolineando l’importanza di tutelare la salute pubblica basandosi sulla scienza. Gasparri ha invitato a superare le tesi no-vax, che hanno avuto spazio in passato, per il bene di tutti i cittadini.
La vicenda era stata inoltre segnata dalle dimissioni della dirigente del dipartimento prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, che aveva rifiutato la nomina nel NITAG proprio a causa della presenza dei due medici con posizioni no-vax, il veronese Paolo Bellavite e il pediatra toscano Eugenio Serravalle, i cui orientamenti avevano generato forte dibattito e preoccupazione nella comunità scientifica e negli operatori sanitari.
L’intervento del ministro Schillaci sembra voler ristabilire un clima di fiducia e rigore, evitando che le scelte in ambito vaccinale siano influenzate da posizioni non supportate da evidenze scientifiche.