di
Margherita De Bac
Il ministro della Salute ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutto il gruppo, e non solo dei due esperti – il pediatra Serravalle e l’ematologo Bellavite – criticati per le loro posizioni sull’obbligo vaccinale
Tra le soluzioni al caso Nitag, la commissione sui vaccini, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha scelto quella ecumenica. Nel senso che ha revocato per intero il gruppo di lavoro, nominato il 5 agosto con l’incarico di dare pareri richiesti dai suoi uffici.
Quindi non l’esonero parziale di due soli membri, il pediatra Eugenio Serravalle e l’ematologo Paolo Bellavite. Ad andarci di mezzo sono tutti e 25 i nuovi esperti.
È l’esito delle polemiche nei confronti di questi due nomi, accusati di essere no vax e antivaccinisti anche se Bellavite smentisce e rivendica il fatto di essere semplicemente contrario all’obbligo e non all’atto preventivo in sé.
La comunità scientifica si era espressa duramente contro di loro e ha indotto il ministero a fare marcia indietro.
Schillaci da parte sua ha preso una decisione in linea con le sue idee di medico e tecnico convinto del valore delle vaccinazioni.
Una parte della maggioranza avrebbe voluto che la composizione del Nitag non venisse cambiata.
16 agosto 2025 ( modifica il 16 agosto 2025 | 12:16)
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