Iniziano a trapelare i contenuti del colloquio di ieri tra Donald Trump e Vladimir Putin e, di conseguenza, la proposta che il presidente americano avanzerà all’omologo ucraino Volodymyr Zelensky lunedì, quando lo riceverà a Washington per la seconda volta dopo il burrascoso incontro allo Studio Ovale dello scorso 28 febbraio. Questa volta, a quanto si apprende, Zelensky sarà però accompagnato da alcuni leader europei alleati.
Le ricostruzioni di New York Times, Financial Times e agenzia Reuters, tre tra le più autorevoli testate al mondo, coincidono in gran parte. Putin avrebbe offerto a Trump di porre fine alla guerra se l’Ucraina accetterà di cedere il 30% della regione di Donetsk che Mosca non è mai riuscita a conquistare: le città di Kramatrosk (150 mila abitanti) e Sloviansk (100 mila), le più piccole Pokrovsk, Kostiantynivka e Dobropilia, diversi altri centri minori. Territori che la Russia non è riuscita a fare propri né nell’offensiva del 2014-2015 né nell’invasione su larga scala iniziata nel 2022, e che al ritmo attuale potrebbe impiegare anni per raggiungere ed espugnare.
La situazione attuale nella regione di Donetsk. In rosso i territori controllati dalla Russia, in verde e azzurro quelli riconquistati dalle forze ucraine (deepstatemap.live)
16/08/2025
In cambio, Putin avrebbe offerto il congelamento delle ostilità lungo il resto della linea del fronte, ossia nelle regioni di Luhansk (già occupata al 99%), Zaporizhzia e Kherson, con una promessa scritta a non attaccare nuovamente l’Ucraina o qualsiasi altro paese europeo. “Tutti hanno convenuto che il modo migliore per porre fine alla terribile guerra tra Russia e Ucraina è quello di arrivare direttamente a un accordo di pace, che metterebbe fine al conflitto, e non a un semplice accordo di cessate il fuoco, che spesso non regge”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma Truth di ritorno dall’Alaska.
Zelensky e altre autorità ucraine segnalano da giorni, pubblicamente e privatamente, che un accordo definitivo non può prevedere la cessione permanente da parte di Kiev di alcun territorio sovrano ucraino, poiché ciò violerebbe la Costituzione del paese invaso.
In giallo la porzione della regione di Donetsk che Putin chiede venga ceduta per cessare le ostilità. In rosso i territori controllati dalla Russia, in verde e azzurro quelli riconquistati dalle forze ucraine (deepstatemap.live)
16/08/2025
Putin ieri avrebbe accettato che l’Ucraina riceva forti garanzie di sicurezza dopo un accordo, anche con un impegno diretto degli Usa, a patto che non includano l’adesione alla Nato. Le forze militari americane potrebbero partecipare, ha detto Trump agli europei. Avrebbe però richiesto che il russo torni ad essere una lingua ufficiale in Ucraina e sicurezza per le chiese ortodosse russe