E’ morto Pippo Baudo. All’età di 89 anni si è spento il celebre conduttore televisivo, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano. Il decesso è stato confermato dal suo legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma ed è avvenuto al Campus Biomedico di Roma, dove Baudo era ricoverato e circondato dagli affetti più cari. Ha ricevuto il conforto dei sacramenti.
Più volte, in passato, erano state diffuse notizie analoghe rivelatesi poi infondate e smentite dal suo staff. Da tempo Baudo viveva a Roma, pur mantenendo ben saldo il legame con la sua terra d’origine, la Sicilia. Lo scorso 7 giugno aveva festeggiato il compleanno, circondato dall’affetto di amici e parenti. Negli ultimi anni le sue condizioni di salute non erano delle migliori e le sue apparizioni erano ridotte, evitando eventi pubblici e celebrazioni varie. L’ultima era stata il 27 settembre 2024 per partecipare alla festa per i 90 anni di Pier Francesco Pingitore, suo grande amico e ideatore del Bagaglino. La foto di Pippo Baudo in carozzina, circondato da amici e colleghi del programma, aveva destato la preoccupazione dei suoi fan. Negli anni, inoltre, molti erano stati gli annunci fake della sua morte, puntualmente smentiti dallo stesso Baudo in modo ironico. “Faccio le corna”, aveva commentato nel 2020. “Succede ogni anno che qualcuno dia una notizia letale su di me. Il problema è che con questo lockdown la gente sta in casa senza fare niente. E non trova di meglio da fare. Per fortuna, ogni volta che qualcuno annuncia la mia morte, mi allunga la vita”, aveva dichiarato il decano dei conduttori televisivi.
Baudo se ne va nell’anno in cui la sua Militello in Val di Catania è stata eletta “Borgo dei borghi 2025”. E’ qui che, Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, detto Pippo, è nato il 7 giugno 1936. Tra i presentatori più conosciuti della televisione italiana, ha esordito nei primi anni sessanta ed è stato uno dei volti più importanti della Rai per tutti gli anni successivi salvo un breve periodo, con modesto successo, trascorso su Mediaset. Nel corso della sua attività ha condotto numerose edizioni di varietà come Settevoci, Canzonissima, Domenica in, Fantastico, Serata d’onore, Novecento e il Festival di Sanremo, del quale detiene il record di conduzioni, avendolo presentato tredici volte tra il 1968 e il 2008, e di cui è stato anche direttore artistico in sette delle tredici edizioni condotte. Nei suoi programmi ha lanciato o rilanciato personalità musicali come Milva, Mietta, Anna Oxa e Giuni Russo e ha tenuto a battesimo le carriere di personaggi come Lorella Cuccarini, Heather Parisi, Andrea Bocelli, Giorgia, Laura Pausini, Fabrizio Moro, Beppe Grillo, Barbara D’Urso, Elio e le Storie Tese e tanti altri. Parallelamente all’attività televisiva ha anche partecipato a diversi film e fiction, principalmente nei panni di se stesso, ed è autore di alcuni brani musicali.
Gli esordi
Figlio unico dell’avvocato Giovanni Baudo (1903-1990) e della casalinga Innocenza Pirracchio (1910-1993). Debutta sulla scena teatrale nel “Cine Teatro Tempio”, proprietà dell’amico di famiglia Cavaliere Salvatore Tempi, intrattenendo il pubblico negli intervalli con prose e liriche e anche suonando il pianoforte. Diplomato al liceo classico, si laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Catania. Nell’ultimo anno di liceo, assieme ai compagni di classe, mette in scena la commedia L’ex alunno di Giovanni Mosca, mentre durante il corso di studi universitari conosce Tuccio Musumeci e insieme intraprendono la strada dello spettacolo: Musumeci in qualità di comico e Baudo nelle vesti di spalla e presentatore. Insieme partecipano ad uno spettacolo delle Radiosquadre allestito da Luciano Rispoli a Ragalna nel 1956, il loro debutto in tv. Si interessa a vari generi di spettacolo e, sebbene consegua la laurea in legge, non eserciterà mai la professione forense. La sera prima della seduta di laurea, come lui stesso raccontò più volte in televisione, salì sul palcoscenico per presentare il concorso di bellezza “Miss Sicilia” a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa. Ripartì all’alba dopo aver ottenuto un passaggio su un camioncino, sdraiato in mezzo a frutta e verdura, e arrivando a Catania appena in tempo per la discussione della tesi. Nel 1956 scrive e interpreta lo spettacolo di rivista 4 in matrimonio al “Teatro Argentina” di Catania. A carte scoperte del 1958 è il titolo proposto assieme al suo GAU (Gruppo artistico universitario). È protagonista della rivista goliardica itinerante Il Ficcanaso (dal 1957 al 1959). Alla fine degli anni cinquanta entra come pianista e cantante nell'”Orchestra Moonlight”, con cui nel 1959 esordisce in televisione nel varietà La conchiglia d’oro, programma condotto da Enzo Tortora.
“La scomparsa di Pippo Baudo segna la fine di un’epoca della televisione italiana. Con il suo talento, la sua eleganza e la sua professionalità ha saputo conquistare intere generazioni di spettatori, diventando un punto di riferimento assoluto dello spettacolo e della cultura popolare. La Sicilia perde un suo figlio illustre, che non ha mai dimenticato le sue radici e ha portato con orgoglio il nome della nostra isola in tutta Italia. A nome personale e dell’intero governo regionale, esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia e a quanti gli hanno voluto bene”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Il sindaco di Catania Enrico Trantino a nome di tutta l’amministrazione comunale e il presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi in rappresentanza del senato cittadino, esprimono il più profondo cordoglio per la scomparsa di Pippo Baudo, venuto a mancare oggi all’età di 89 anni. “Pippo Baudo è stato molto più di un grande protagonista della televisione italiana: è stato un ambasciatore della sicilianità nel mondo, un figlio illustre della nostra terra che ha portato con orgoglio le radici catanesi in ogni palcoscenico nazionale. La città di Catania e tutto il territorio provinciale perdono oggi un figlio illustre che ha saputo rappresentare al meglio nell’arte e nella cultura i valori di creatività, eleganza e professionalità che caratterizzano la nostra comunità. La sua eredità artistica e umana rimarrà per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi, che in ambito locale ha esercitato con la presidenza e la direzione artistica del Teatro Stabile di Catania e contribuendo a fondare la prima grande emittente televisiva dell’isola, Antenna Sicilia. Nel dolore di questo momento, l’amministrazione comunale si unisce al cordoglio della famiglia e di tutti coloro che hanno amato e stimato Pippo Baudo, esprimendo la più sincera vicinanza e gratitudine per aver reso onore alla nostra terra con la sua straordinaria carriera”.