Sirianni PreziosiVittorio Sirianni

La prima vera partita del Genoa è iniziata con una perla: così hanno definito il bellissimo sinistro di Carboni. Meglio di così non poteva andare.

Dopo non aver subito sconfitte nelle sei gare amichevoli, ieri il Grifone ha vinto la prima battaglia ufficiale e non facile.

Ancora una volta, Vieira non si è sbagliato. Aveva detto: «Abbiamo giocatori capaci di fare danno». E il danno contro l’organizzato Vicenza si è visto: il gol di Carboni e quello da rotocalco di Stanciu hanno fatto davvero male agli avversari e hanno fatto capire che questa “creatura vieirana” sta davvero crescendo e sembra poter proseguire il bel cammino dello scorso campionato.

La gioia di Stanciu dopo il gol del 3-0 (foto Genoa cfc Tanopress)

Ci sono stati, è vero, i primi 20 minuti un po’ frastornati: ma il Grifo era al Ferraris, si stavano salutando gli oltre 30 mila tifosi (tra cui i 28101 abbonati) c’era aria di festa, da una parte, ma anche di attesa e qualche tensione per l’esordio.

Il dato interessante riguarda le realizzazioni: i gol, guarda caso, sono stati segnati non da una punta di ruolo, ma da giocatori che hanno dimostrato di appoggiare chi sarà la vera punta, offrendole aiuto realizzativo. Non era mai successo nella squadra: si era sempre giocato bene nelle vittorie, ma si è sempre segnato poco. Ora sembra (non si ecceda, mi raccomando nell’entusiasmo) che il problema si sia capovolto.

A proposito di punta, Vieira ha mandato subito in campo Colombo, che è sembrato integrarsi a dovere con gli altri due compagni, in particolare con Gronbaek: passo svelto, accelerazione forte, fisico eccellente. Senza poi contare che, alle spalle, vi sono aiuti (non riserve) che si chiamano Venturino, Messias, Malinovskyi, Ellertsson.

Il tecnico aveva consigliato alla vigilia di stare molto attenti anche all’aspetto psicologico: il Vicenza voleva giocare bene e si preparano a vincere il campionato di serie C.

E così è stato: c’è voluta ovviamente la maggior tenuta dei Grifoni, la loro maggiore qualità, la loro ormai consapevolezza di essere una squadra compatta e ben costruita. Infatti anche il nuovo inserimento nel blocco difensivo (Marcandalli) ha offerto una buona prova nell’adattarsi al gioco d’assieme per non parlare di Vasquez, di Norton-Cuffy, dello stesso Ostigard entrato nella ripresa e assolutamente tranquillo.

È chiaro che ancora molti problemi restano, soprattutto sul tema tattico: ad esempio le distanze fra le linee, una maggior spinta nella fase offensiva, anche se la partita ha dimostrato che il nuovo gioco va verso la maggior pressione e la spinta sempre più alta che costringeva gli avversari a non poter uscire dalla propria metà campo.

Vieira è contento anche se il suo slogan «dobbiamo sempre migliorare» continuerà per tutto il campionato.

Il mercato è ancora lungo, potrebbe saltare fuori qualcosa, ma il tecnico sembra essere contento così, la squadra è nata a sua immagine e somiglianza.

Sarebbe interessante se Frendrup non fosse ceduto: ancora una volta si è visto quanto il suo apporto sia, non solo utile, ma indispensabile. Già si è venduto a prezzo…ridotto De Winter (se sono vere le voci milanesi che sia costato soltanto 18 milioni: se non fosse così sarebbe bene che il Genoa precisasse), è vero che ci sono i vari Ostigard, Otoa, Vasquez, Marcandalli, ma insomma…

Vittorio Sirianni

Sarebbe interessante se Frendrup non fosse ceduto: ancora una volta si è visto quanto il suo apporto sia, non solo utile, ma indispensabile