Prosegue a ritmo spedito la rubrica LBA is Coming, con l’obiettivo di analizzare le sedici franchigie del nuovo campionato e offrire agli appassionati della palla a spicchi italiana occasione di dibattito in attesa del weekend del 5 Ottobre.

Sotto la lente di ingrandimento oggi c’è la Nutribullet Treviso del fresco campione europeo con l’u20 dell’Italbasket Alessandro Rossi, allenatore giovane quanto promettente, autore già di una promozione in A1 con Scafati e altri buoni anni da head coach a Rieti.

IL FUORICLASSE MANCINO CHE TORNA IN ITALIA

Applausi scroscianti a Pasquini per aver riportato in LBA uno degli americani più talentuosi visti nell’ultimo decennio. Per chi non lo conoscesse (sperando pochi), Joe Ragland è una combo-guard mancina di estrema qualità, squalo offensivo che macina punti su punti con gesti tecnici sempre di grande eleganza e pulizia. Molto accentratore, ha gioca un elevato numero di possessi e necessita di un lungo a suo completo servizio che lo blocchi ripetutamente per creargli le condizioni di shooting. Non a caso la scelta di Stephens sotto le plance. Ultima volta in Italia a Cantù sei anni fa (non un’esperienza troppo positiva), si è completamente rilanciato nel triennio in Israele (17.2 punti e 8.1 assist nella miglior stagione); due anni fa disputa una gran stagione a Peristeri in Grecia, finalista di Basketball Champions League, mentre lo scorso anno fu aggregato all’Hapoel Tel Aviv campione di Eurocup, con sole nove presenze stagionali all’attivo per via di vari infortuni. Tuttavia, pare che le garanzie fisiche ci siano, e Joe Ragland è pronto a incantare nuovamente la LBA.

MANI DELICATE SUL PERIMETRO

Treviso è una squadra con potenzialmente 90 punti nelle corde a partita. Oltre Joe, la composizione del back-court vede tutti giocatori di scia: potrà cambiare gli interpreti di quintetto senza mai abbassare la pericolosità dall’arco. Abdur Rrhakman è un’altra ottima presa. Nel 2022/23 veste la canotta di Pesaro e fa fuoco e fiamme nella prima parte di stagione; al giro di boa cala un po’ di prestazioni e chiude con 13.9 pt e 4.2 assist di media. Ultime due stagioni molto positive a Darussafaka e Bilbao. La coesistenza in campo con Ragland necessita di equilibri da ricercare, essendo entrambi scorer puri che assorbono molti tiri a partita. Il playmaker scelto, non a caso, è un equilibratore. Si tratta di Bryante Weber, ex Reggiana e Sassari, giocatore solido e gran passatore, discreto apporto offensivo con 8/9 punti di media. Lavora tanto per i compagni, è l’elemento ideale in regia per fungere da ago della bilancia tra due profili molto rilevanti. Il cambio di Rhakman sarà Miaschi, altro giovane di gran prospettiva con polpastrelli delicati, apprezzato nel contesto Scafati lo scorso anno (fu una delle poche note positive per i campani).

TORRESANI RESTA E AVRA’ UN RUOLO IMPORTANTE

David Torresani è stato corteggiato a lungo quest’estate per convincerlo alla permanenza. Eurobasket u20 vinto da protagonista ha fatto salire le sue quotazioni: Pasquini ha dovuto mettere sul piatto un ruolo da vice in regia per strappare il sì tanto atteso. Scala dunque le gerarchie (lo scorso anno era in fondo alle rotazioni), pronto per rilevare il minutaggio che lasceranno per strada Weber e Ragland. Stagione fondamentale per la sua consacrazione.

FISICITA’ E QUALITA’ SOTTO CANESTRO

Pinkins Scafati

Osvaldas Olisevicius sarà impiegato sia da ala piccola che da ala grande. Con esterni così accentratori sarà complicato mantenere le alte medie registrate nelle ultime due stagioni perché non c’è la stessa quantità di tiri a disposizione. Dovrà lavorare di più dentro l’arco, non propriamente la sua comfort-zone. Ad ogni buon conto, il lituano è una gran riconferma per Treviso. In ala grande troveremo anche Kruize Pinkins, reduce da una stagione non brillante ma pronto a rimettersi in forma per tornare ai suoi livelli. L’americano è una carta tattica preziosa per via della fisicità da cinque con la mobilità di un quattro, sa fare canestro in tanti e tanti modi. Scelto Deshawn Stephens da pivot, giocatore molto verticale e presente in pitturato, sarà investito del compito di rim protector in un roster che non pullula di eccellente difensori. Pronti dalla panchina Matteo Chillo (per lui un ritorno) e Francesco Pellegrino (confermato), entrambi players di muscoli e kg al servizio di coach Rossi.

GUDIZIO SUL ROSTER E PREVISIONE DI CLASSIFICA

Treviso si promette una delle squadre più divertenti del campionato, potendo contare su una serie di giocatori di enorme qualità tecnica e punti nelle mani. La pallacanestro di Rossi è improntata sugli alti ritmi, in armonia con le caratteristiche degli esterni a sua disposizione. Servirà trovare però equilibrio, non sarà semplice far coesistere tante “bocche di fuoco” insieme, giocatori abituati nelle precedenti esperienze ad assumere una quantità di tiri e responsabilità offensive ingente. E contestualmente, a occhio, non sembra un roster dotato di troppi specialisti difensivi.

Proiezione di classifica tra la 9a e la 12a posizione.

 

 

Andrea Lambiase

Laureato in operatore giuridico d’impresa presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Seguo con grande interesse le competizioni europee.

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