TERMOLI. File interminabili fino a poco prima delle 21.45, energia pura, c’è persino chi dai balconi dei palazzi circostanti accompagna l’evento con luci e torce dei cellulari.

La musica di Fabri Fibra ha infiammato sul serio, ieri sera, l’Arena del Mare di Termoli, con un concerto che resterà negli annali, anche del rapper italiano che da oltre 20 anni calca le scene con successo costante, se non crescente. Hit portate all’esponente, titoli dal 2004 al 2025, nella scenografia del tour estivo che lo vede accompagnato da Dj Double S e una enorme musicassetta, per tramandare la musica nelle varie generazioni.

Fibra ha duettato con migliaia di persone, portando sul palco e sulla maglietta il nome di Termoli, invocato decine di volte, chiedendo di saltare e di alzare le mani, di rappare, definendo ‘magica la serata’, “Il miglior pubblico mai avuto, fino ad ora”, e poco importa se fosse davvero così, ma l’interazione è stata allo zenit, perché sabato sera 16 agosto “Termoli ha spaccato”.

Senza tregua, per quasi due ore, cantando anche almeno sei brani oltre l’ultimo che aveva annunciato e tornando con un bis “futuristico”, dopo la prima uscita di scena.

Si candidava a essere uno degli spettacoli più attesi dell’estate e così è stato.

Un’esplosione di energia, ritmo e parole che arrivano dritte al cuore: così si può riassumere il concerto di Fabri Fibra andato in scena all’Arena del Mare 42°15’ di Termoli, che ha registrato il tutto esaurito, come da previsioni. Il veterano del rap italiano ha portato sul palco ben 28 brani, alternando i suoi classici intramontabili ai pezzi del nuovo album Mentre Los Angeles brucia.

Proprio dal titolo del suo ultimo lavoro, Fibra ha tratto un’idea ironica e pungente: sul palco termolese si è presentato con una maglietta con la scritta “Mentre Termoli brucia”, strappando applausi e sorrisi a un pubblico che, fin dalle prime battute, si è lasciato trascinare da un’ora e mezza di musica senza pause.

Un pubblico variegato: dal bambino al settantenne

Il segreto di Fabri Fibra, a differenza di molti suoi colleghi rapper, è la capacità di parlare a tutti. E la platea di Termoli lo ha dimostrato: bambini sotto i dieci anni ballavano accanto a trentenni, quarantenni e perfino settantenni. Chi scrive, pur non essendo fan del rap, non può non riconoscere la forza comunicativa dell’artista marchigiano.

Fibra è stato il primo vero rivoluzionario del genere in Italia, il padre putativo di tutti i rapper nostrani. Ma lo ha fatto senza mai scivolare nella volgarità gratuita o nella retorica del “cattivo maestro”. I suoi testi, pur utilizzando un linguaggio diretto e crudo, non inneggiano mai alla violenza: al contrario, sono spesso denunce sociali e politiche, capaci di colpire per lucidità e attualità.

Fibra, tra denuncia e poesia urbana

Non è un caso che brani come In Italia, realizzato nel 2008 con Gianna Nannini, restino ancora oggi attualissimi, con versi che raccontano le contraddizioni del Paese. Oppure Propaganda, dove la sua penna dipinge con amarezza e ironia il disincanto verso la politica.

È questo equilibrio tra denuncia e intrattenimento, tra durezza e ironia, che gli consente di richiamare un pubblico così ampio e fedele.

Una scaletta da brividi

L’undicesimo album in studio, Mentre Los Angeles brucia, è stato protagonista della serata, ma non sono mancati i grandi classici che hanno reso Fibra una leggenda del rap tricolore. Tra i brani eseguiti:

•            Intro + L’avvelenata (dal nuovo album)

•            Mille volte

•            In Italia (2024 version)

•            Fenomeno

•            Pamplona

•            Propaganda

•            Applausi per Fibra

•            Panico

•            Bugiardo

•            La soluzione

•            Stavo pensando a te

•            Tranne te

•            Luna piena

Una vera e propria maratona musicale che ha fatto saltare, ballare e cantare l’intera Arena per circa 90 minuti consecutivi.

Un evento riuscito sotto ogni aspetto

Il concerto di Termoli non è stato solo musica, ma anche un banco di prova superato a pieni voti per la città. File ordinate già dalle 18, pubblico caloroso ma rispettoso, servizio d’ordine impeccabile: tutto è filato liscio, senza il minimo intoppo.

La città ha dimostrato di saper convivere con eventi di questa portata, accogliendo migliaia di spettatori in un clima di festa e condivisione.

Fibra, il rap che unisce

A 49 anni, il rapper di Senigallia continua a riempire arene e palazzetti. Il concerto di Termoli ha confermato ancora una volta che Fabri Fibra non è solo un artista, ma un fenomeno culturale: capace di parlare a generazioni diverse, di far riflettere e allo stesso tempo divertire.

Un rap che non divide, ma unisce. Ed è forse proprio questo il suo più grande successo.