Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. \n

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Bloccate le autostrade, almeno 25 gli arresti. 

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Hamas potrebbe aver cambiato posizione sui negoziati per la presa degli ostaggi e sarebbe disposta a concordare un \”accordo parziale\”, ha riferito Channel 12, citando un documento classificato ricevuto dal primo ministro Benjamin Netanyahu. 

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Il 17 agosto 2025, numerosi manifestanti si sono riuniti a Piazza degli ostaggi a Tel Aviv per chiedere il ritorno di tutti gli ostaggi. Tra loro anche la famiglia di Bipin Joshi, cittadino nepalese rapito dal Kibbutz Alumim il 7 ottobre 2023. I familiari denunciano quasi due anni senza notizie e condizioni di sopravvivenza disumane. È stato inoltre annunciato uno sciopero nazionale per spingere Netanyahu a un accordo con Hamas.

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Il presidente siriano Ahmed al-Shara ha affermato che \”Israele sta intervenendo a Sweida, la roccaforte drusa del paese, al fine di indebolire la Siria o trovare una scusa per interferire nella politica nel sud del paese\”. \”Lo stiamo affrontando e stiamo cercando di farlo con perdite minime, nel modo in cui siamo abituati ad affrontare i nostri problemi e in modi che sono fuori dagli schemi, non come la gente si aspetta\”, ha aggiunto il leader salito al potere dopo la cacciata di Assad avvenuta lo scorso dicembre. 

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E’ di almeno 25 arresti il bilancio dell’intervento delle forze dell’ordine in Israele per liberare le strade bloccate dai dimostranti, che in molti casi hanno dato alle fiamme dei pneumatici. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Bloccata anche l’autostrada 16, una delle principali vie d’accesso a Gerusalemme. I manifestanti dovrebbero convergere sulla ‘piazza degli ostaggi’ di Tel Aviv, dove sono attese oltre 1 milione di persone. 

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Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha risposto alle osservazioni dei membri del governo – in particolare il ministro Smotrich – che si sono espressi contro le proteste dello \”Stop Day\”. Sul suo account X, Lapid ha scritto: \”Il nuovo e spregevole foglio di messaggi dei ministri del governo accusa gli scioperanti e i manifestanti per conto dei rapiti di ‘aiutare Hamas’. Non ti vergogni?\”. Lapid ha poi puntato il dito contro l’esecutivo Netanyahu, colpevole secondo l’ex primo ministro di aver rafforzato Hamas \”trasferendo loro decine di milioni di dollari in valigie\”. Anche Benny Gantz ha commentato le condanne allo sciopero affermando: \”Attaccare le famiglie dei rapiti quando si ha la responsabilita’ del fatto che i loro figli sono stati tenuti prigionieri da Hamas per quasi due anni ci indebolisce e ci divide\”. 

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Il ministro delle Finanze ed esponente dell’estrema destra israeliana Bezalel Smotrich ha condannato lo sciopero nazionale in corso oggi in Israele per chiedere il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. \”La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici\”, ha scritto Smotrich su X, sottolineando che lo sciopero non è stato all’altezza del clamore che si è accumulato nell’ultima settimana. \”La campagna non è decollata e coinvolge pochissime persone\”. Smotrich, che e’ a favore dell’annessione israeliana di Gaza e della creazione di insediamenti, sostiene che gli eventi del giorno dimostrano che la \”stragrande maggioranza\” degli israeliani \”capisce che uno Stato che dà valore alla vita non può arrendersi ai suoi nemici e fermare la guerra un attimo prima della distruzione di Hamas\”. Le dichiarazioni del ministro si scontrano con i sondaggi che costantemente mostrano come la maggioranza degli israeliani sostenga un accordo con Hamas per liberare i restanti 50 ostaggi e porre fine alla guerra. 

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L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) giudica il meccanismo israelo-americano per la distribuzione degli aiuti foriero di \”disumanizzazione, caos e morte\” e chiede il ritorno al sistema di aiuti umanitari guidato dalle Nazioni Unite. \”L’abominio deve finire\”, scrive Juliette Touma, direttrice della comunicazione dell’Unrwa all’indomani dell’uccisione di altri 11 palestinesi, tra cui un bambino, ad un centro per la distribuzione degli aiuti. 

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Famiglie e sostenitori degli israeliani tenuti in ostaggio dai militanti di Hamas a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, mostrano cartelli e bandiere nazionali durante una protesta che chiede l’intervento del governo per garantire il loro rilascio a Gerusalemme. I manifestanti sono scesi in piazza in tutto Israele chiedendo la fine della guerra a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi ancora tenuti dai militanti, mentre l’esercito prepara una nuova offensiva.

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In queste ore in Israele manifestazioni si stanno registrando vicino alle case di alcuni esponenti di governo. Il Times of Israele riporta che alcune decine di persone si sono radunate vicino alla casa del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dell’Istruzione Yoav Kisch e dell’Economia Nir Barkat, nonchè del vice ministro degli Esteri Sharren Haskel. I manifestanti tengono cartelli con i nomi e i volti degli ostaggi e cantano contro Dermer, che da febbraio guida la squadra negoziale israeliana per un accordo di rilascio di ostaggi e cessate il fuoco. Molte famiglie degli ostaggi hanno accusato l’aiutante di Netanyahu di aver fallito nel suo ruolo, poichè sotto la sua supervisione nessun ostaggio è stato ancora rilasciato attraverso i negoziati.

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L’episodio è avvenuto durante una comunicazione via radio all’aeroporto De Gaulle di Parigi. Per il controllore \”è stato immediatamente avviato un procedimento disciplinare. La sanzione deve essere commisurata alla gravità dei fatti\”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti francese Tabarot.

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I ripetuti attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania hanno costretto sempre più palestinesi a lasciare le proprie case. Tra questi, anche i membri della comunità beduina di Al-Muarajat: minacciati e allontanati dalle proprie abitazioni, oggi vivono altrove e non hanno più nulla. Niente acqua, elettricità, servizi. \”I coloni rubano il bestiame, attaccano i residenti e li obbligano ad andarsene: il loro obiettivo è assumere il pieno controllo della zona\”, ha raccontato l’operatrice umanitaria Samar Osama.

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Israele ha colpito una centrale elettrica yemenita vicino alla capitale Sana’a controllata dagli Houthi, secondo quanto affermato da un funzionario della Difesa israeliana a Times of Israel e successivamente confermato dall’Idf. I media locali hanno riferito di forti esplosioni nella zona che hanno messo fuori servizio i generatori. Gli Houthi hanno parlato in un primo momento di una generica \”aggressione\”. Le forze di difesa israeliane hanno poi confermato di avere colpito \”un sito infrastrutturale terroristico nella zona di Sana’a da una distanza di 2.000 chilometri da Israele, nello Yemen, prendendo di mira un sito infrastrutturale energetico\”. \”I raid – aggiunge l’Idf in una nota – sono stati condotti in risposta ai ripetuti attacchi del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui il lancio di missili terra-terra e droni verso il territorio israeliano\”. L’emittente televisiva yemenita Al Masirah, affiliata agli Houthi ha informato che squadre di soccorso stavano lavorando per spegnere un incendio causato dall’attacco. 

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Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone. 

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Sin dall’alba di oggi e’ in corso in Israele uno sciopero nazionale organizzato su richiesta delle famiglie degli ostaggi. Manifestanti stanno protestando in diverse localita’ del Paese, chiedendo il rilascio dei 50 ostaggi in mano ad Hamas e la fine della guerra nella Striscia di Gaza. I media israeliani riportano che centinaia di persone stanno protestando a Tel Aviv all’incrocio di Zichron Yaakov e all’incrocio di Binyamina, mentre decine di manifestanti si sono radunati sulla Route 2 – sotto il ponte di Yakum – e sulla Route 4 nella regione di Sharon, all’incrocio di Kfar Shmaryahu, all’incrocio di Mahanayim in Galilea e all’incrocio di Shilat vicino a Modi’in. All’incrocio di Ra’anana, che era stato precedentemente bloccato al traffico dai manifestanti, e’ stato portato un cartello del rapito Eitan Horn che diceva: \”Portatelo a casa ora\”. 

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Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. Decine di migliaia di israeliani si sono già radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi

“,”postId”:”66c0ab67-a80f-4f3d-9678-244fca5414d5″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-08-17T04:42:44.981Z”,”timestampUtcIt”:”2025-08-17T06:42:44+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Israele fornirà tende per evacuare i civili di Gaza City a sud”,”content”:”

Israele riprenderà domani la fornitura di tende e altre attrezzature per gli sfollati a Gaza, \”nell’ambito dei preparativi dell’esercito per trasferire la popolazione dalle zone di combattimento verso il sud della Striscia\”, in vista della nuova offensiva voluta dal governo di Benyamin Netanyahu. Lo annuncia il Cogat, l’ente israeliano per il coordinamento delle attività nei territori. \”Gli aiuti saranno trasferiti attraverso il valico di Kerem Shalom dalle Nazioni Unite e da organizzazioni internazionali, a seguito di un’accurata ispezione di sicurezza condotta\” dalle autorità del ministero della Difesa, aggiunge il Cogat sottolineando che \”l’Idf continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale al fine di facilitare l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza\”. Il piano del governo israeliano prevede che l’esercito occupi Gaza City, dove si stima che siano rifugiati circa un milione di civili che saranno evacuati verso sud. 

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Il dipartimento di Stato americano ha annunciato la sospensione di tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza, in attesa di una \”revisione completa e approfondita\” del processo di rilascio dei permessi medici temporanei per le persone provenienti dalla Striscia. \”Tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza vengono sospesi fino a quando non avremo terminato una revisione completa e approfondita del processo per rilasciare un piccolo numero di visti medico-umanitari temporanei\”, si legge in una nota.

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Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. 

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Bloccate le autostrade, almeno 25 gli arresti. 

Hamas potrebbe aver cambiato posizione sui negoziati per la presa degli ostaggi e sarebbe disposta a concordare un “accordo parziale”, ha riferito Channel 12, citando un documento classificato ricevuto dal primo ministro Benjamin Netanyahu. 

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Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi

Il 17 agosto 2025, numerosi manifestanti si sono riuniti a Piazza degli ostaggi a Tel Aviv per chiedere il ritorno di tutti gli ostaggi. Tra loro anche la famiglia di Bipin Joshi, cittadino nepalese rapito dal Kibbutz Alumim il 7 ottobre 2023. I familiari denunciano quasi due anni senza notizie e condizioni di sopravvivenza disumane. È stato inoltre annunciato uno sciopero nazionale per spingere Netanyahu a un accordo con Hamas.

Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi | Video Sky - Sky TG24Israele, sciopero nazionale per chiedere liberazione ostaggi | Video Sky – Sky TG24Vai al contenuto

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Siria, Al-Shara: “Israele vuole indebolire il Paese”

Il presidente siriano Ahmed al-Shara ha affermato che “Israele sta intervenendo a Sweida, la roccaforte drusa del paese, al fine di indebolire la Siria o trovare una scusa per interferire nella politica nel sud del paese”. “Lo stiamo affrontando e stiamo cercando di farlo con perdite minime, nel modo in cui siamo abituati ad affrontare i nostri problemi e in modi che sono fuori dagli schemi, non come la gente si aspetta”, ha aggiunto il leader salito al potere dopo la cacciata di Assad avvenuta lo scorso dicembre. 

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Israele, 25 dimostranti arrestati dopo tafferugli

E’ di almeno 25 arresti il bilancio dell’intervento delle forze dell’ordine in Israele per liberare le strade bloccate dai dimostranti, che in molti casi hanno dato alle fiamme dei pneumatici. Lo riferiscono i media di Tel Aviv. Bloccata anche l’autostrada 16, una delle principali vie d’accesso a Gerusalemme. I manifestanti dovrebbero convergere sulla ‘piazza degli ostaggi’ di Tel Aviv, dove sono attese oltre 1 milione di persone. 

42 minuti fa

Lapid e Bennet sostengono lo sciopero e attaccano Smotrich

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha risposto alle osservazioni dei membri del governo – in particolare il ministro Smotrich – che si sono espressi contro le proteste dello “Stop Day”. Sul suo account X, Lapid ha scritto: “Il nuovo e spregevole foglio di messaggi dei ministri del governo accusa gli scioperanti e i manifestanti per conto dei rapiti di ‘aiutare Hamas’. Non ti vergogni?”. Lapid ha poi puntato il dito contro l’esecutivo Netanyahu, colpevole secondo l’ex primo ministro di aver rafforzato Hamas “trasferendo loro decine di milioni di dollari in valigie”. Anche Benny Gantz ha commentato le condanne allo sciopero affermando: “Attaccare le famiglie dei rapiti quando si ha la responsabilita’ del fatto che i loro figli sono stati tenuti prigionieri da Hamas per quasi due anni ci indebolisce e ci divide”. 

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Smotrich condanna lo sciopero nazionale: “Fa il gioco di Hamas”

Il ministro delle Finanze ed esponente dell’estrema destra israeliana Bezalel Smotrich ha condannato lo sciopero nazionale in corso oggi in Israele per chiedere il rilascio degli ostaggi e la fine della guerra a Gaza. “La nazione di Israele si sta svegliando questa mattina con una campagna cattiva e dannosa che fa il gioco di Hamas, seppellisce gli ostaggi nei tunnel e cerca di far arrendere Israele ai suoi nemici”, ha scritto Smotrich su X, sottolineando che lo sciopero non è stato all’altezza del clamore che si è accumulato nell’ultima settimana. “La campagna non è decollata e coinvolge pochissime persone”. Smotrich, che e’ a favore dell’annessione israeliana di Gaza e della creazione di insediamenti, sostiene che gli eventi del giorno dimostrano che la “stragrande maggioranza” degli israeliani “capisce che uno Stato che dà valore alla vita non può arrendersi ai suoi nemici e fermare la guerra un attimo prima della distruzione di Hamas”. Le dichiarazioni del ministro si scontrano con i sondaggi che costantemente mostrano come la maggioranza degli israeliani sostenga un accordo con Hamas per liberare i restanti 50 ostaggi e porre fine alla guerra. 

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Unrwa: “Per aiuti a Gaza necessario tornare a meccanismo Onu”

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) giudica il meccanismo israelo-americano per la distribuzione degli aiuti foriero di “disumanizzazione, caos e morte” e chiede il ritorno al sistema di aiuti umanitari guidato dalle Nazioni Unite. “L’abominio deve finire”, scrive Juliette Touma, direttrice della comunicazione dell’Unrwa all’indomani dell’uccisione di altri 11 palestinesi, tra cui un bambino, ad un centro per la distribuzione degli aiuti. 

09:44

Famiglie e sostenitori degli israeliani tenuti in ostaggio bloccano le autostrade

Famiglie e sostenitori degli israeliani tenuti in ostaggio dai militanti di Hamas a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023, mostrano cartelli e bandiere nazionali durante una protesta che chiede l’intervento del governo per garantire il loro rilascio a Gerusalemme. I manifestanti sono scesi in piazza in tutto Israele chiedendo la fine della guerra a Gaza e un accordo per il rilascio degli ostaggi ancora tenuti dai militanti, mentre l’esercito prepara una nuova offensiva.

Israele

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09:11

Israele, sciopero nazionale per chiedere rilascio ostaggi: manifestazioni vicino a case di esponenti del governo

In queste ore in Israele manifestazioni si stanno registrando vicino alle case di alcuni esponenti di governo. Il Times of Israele riporta che alcune decine di persone si sono radunate vicino alla casa del ministro degli Affari strategici Ron Dermer, dell’Istruzione Yoav Kisch e dell’Economia Nir Barkat, nonchè del vice ministro degli Esteri Sharren Haskel. I manifestanti tengono cartelli con i nomi e i volti degli ostaggi e cantano contro Dermer, che da febbraio guida la squadra negoziale israeliana per un accordo di rilascio di ostaggi e cessate il fuoco. Molte famiglie degli ostaggi hanno accusato l’aiutante di Netanyahu di aver fallito nel suo ruolo, poichè sotto la sua supervisione nessun ostaggio è stato ancora rilasciato attraverso i negoziati.

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08:56

Francia, dice Palestina libera a volo israeliano: sospeso controllore

L’episodio è avvenuto durante una comunicazione via radio all’aeroporto De Gaulle di Parigi. Per il controllore “è stato immediatamente avviato un procedimento disciplinare. La sanzione deve essere commisurata alla gravità dei fatti”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti francese Tabarot.

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08:24

Cisgiordania, la comunità di Al-Muarajat sfollata: “Ci cancelleranno”

I ripetuti attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania hanno costretto sempre più palestinesi a lasciare le proprie case. Tra questi, anche i membri della comunità beduina di Al-Muarajat: minacciati e allontanati dalle proprie abitazioni, oggi vivono altrove e non hanno più nulla. Niente acqua, elettricità, servizi. “I coloni rubano il bestiame, attaccano i residenti e li obbligano ad andarsene: il loro obiettivo è assumere il pieno controllo della zona”, ha raccontato l’operatrice umanitaria Samar Osama.

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08:15

Centrale elettrica in Yemen colpita da attacco israeliano

Israele ha colpito una centrale elettrica yemenita vicino alla capitale Sana’a controllata dagli Houthi, secondo quanto affermato da un funzionario della Difesa israeliana a Times of Israel e successivamente confermato dall’Idf. I media locali hanno riferito di forti esplosioni nella zona che hanno messo fuori servizio i generatori. Gli Houthi hanno parlato in un primo momento di una generica “aggressione”. Le forze di difesa israeliane hanno poi confermato di avere colpito “un sito infrastrutturale terroristico nella zona di Sana’a da una distanza di 2.000 chilometri da Israele, nello Yemen, prendendo di mira un sito infrastrutturale energetico”. “I raid – aggiunge l’Idf in una nota – sono stati condotti in risposta ai ripetuti attacchi del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui il lancio di missili terra-terra e droni verso il territorio israeliano”. L’emittente televisiva yemenita Al Masirah, affiliata agli Houthi ha informato che squadre di soccorso stavano lavorando per spegnere un incendio causato dall’attacco. 

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07:54

Medioriente, morta 20enne palestinese arrivata a Pisa. VIDEO

07:46

Al via sciopero generale a Tel Aviv, bloccate le autostrade

Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone. 

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07:39

Israele, al via sciopero nazionale per chiedere rilascio ostaggi

Sin dall’alba di oggi e’ in corso in Israele uno sciopero nazionale organizzato su richiesta delle famiglie degli ostaggi. Manifestanti stanno protestando in diverse localita’ del Paese, chiedendo il rilascio dei 50 ostaggi in mano ad Hamas e la fine della guerra nella Striscia di Gaza. I media israeliani riportano che centinaia di persone stanno protestando a Tel Aviv all’incrocio di Zichron Yaakov e all’incrocio di Binyamina, mentre decine di manifestanti si sono radunati sulla Route 2 – sotto il ponte di Yakum – e sulla Route 4 nella regione di Sharon, all’incrocio di Kfar Shmaryahu, all’incrocio di Mahanayim in Galilea e all’incrocio di Shilat vicino a Modi’in. All’incrocio di Ra’anana, che era stato precedentemente bloccato al traffico dai manifestanti, e’ stato portato un cartello del rapito Eitan Horn che diceva: “Portatelo a casa ora”. 

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07:28

Raid israeliano su Gaza City, bombardato un ospedale

Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia. Decine di migliaia di israeliani si sono già radunati a Tel Aviv per chiedere la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi

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06:42

Israele fornirà tende per evacuare i civili di Gaza City a sud

Israele riprenderà domani la fornitura di tende e altre attrezzature per gli sfollati a Gaza, “nell’ambito dei preparativi dell’esercito per trasferire la popolazione dalle zone di combattimento verso il sud della Striscia”, in vista della nuova offensiva voluta dal governo di Benyamin Netanyahu. Lo annuncia il Cogat, l’ente israeliano per il coordinamento delle attività nei territori. “Gli aiuti saranno trasferiti attraverso il valico di Kerem Shalom dalle Nazioni Unite e da organizzazioni internazionali, a seguito di un’accurata ispezione di sicurezza condotta” dalle autorità del ministero della Difesa, aggiunge il Cogat sottolineando che “l’Idf continuerà ad agire in conformità con il diritto internazionale al fine di facilitare l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”. Il piano del governo israeliano prevede che l’esercito occupi Gaza City, dove si stima che siano rifugiati circa un milione di civili che saranno evacuati verso sud. 

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06:42

Usa, stop a tutti visti turistici per chi arriva da Gaza

Il dipartimento di Stato americano ha annunciato la sospensione di tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza, in attesa di una “revisione completa e approfondita” del processo di rilascio dei permessi medici temporanei per le persone provenienti dalla Striscia. “Tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza vengono sospesi fino a quando non avremo terminato una revisione completa e approfondita del processo per rilasciare un piccolo numero di visti medico-umanitari temporanei”, si legge in una nota.

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