Distinguere tra Alzheimer e semplice perdita della memoria può non essere semplice, ma è indispensabile per evitare allerte e preoccupazioni eccessive. Sempre più under 60 soffrono di questa patologia e la paura che una semplice perdita fisiologica della memoria possa essere una malattia degenerativa del cervello è molto diffusa. Ci sono alcuni segnali caratteristici dell’Alzheimer da conoscere e per cui ci si dovrebbe rivolgere a un medico, in grado di diagnosticare adeguatamente l’eventuale malattia.
Sempre più persone soffrono di Alzheimer
L’Alzheimer è una malattia associata all’accumulo anomalo di proteine amiloidi e tau nel cervello ed è la più comune tra le forme di degenerative di demenza (circa il 60% dei casi): secondo Alzheimer ‘s Society nel 2024 questa patologia è stata diagnosticata a più di un milione di persone, a cui si devono aggiungere tutte le persone potenzialmente malate, ma ancora senza diagnosi.
Problemi di memoria, difficoltà di ragionamento e problemi di linguaggio sono sintomi iniziali più comuni della malattia, che poi tendono a peggiorare gradualmente. Secondo Peter Rabin, autore di “Is It Alzheimer’s?” e “The 36 Hour Day” e professore alla Erickson School of Aging Management Services dell’Università del Maryland, esperto nel campo della demenza, prima di tutto è importante riconoscere i segnali della malattia.
Dimenticare qualcosa è normale
L’esperto ha spiegato al Daily Mail che non c’è bisogno di spaventarsi se si dimentica il nome di qualcuno o fa fatica a trovare una parola: la (ridotta) perdita di memoria è normale. Ha dichiato: «Sappiamo che, invecchiando, le persone hanno più difficoltà a trovare parole e nomi», anzi, secondo Rabin questo fenomeno inizierebbe già intorno ai 30 anni, ma in maniera così ridotto da non essere notato, finchè intorno ai 60 anni diventa così diffuso nella quotidianità della persona da essere evidente, soprattutto agli altri. Ma, appunto, se «questo è l’unico cambiamento probabilmente si tratta di un invecchiamento normale, di un qualcosa che succede normalmente», ha detto alla testata inglese.
I campanelli d’allarme
In alcune circostanze, però, è necessario preoccuparsi e rivolgersi a un medico per verificare il proprio stato di salute. Ad esempio, le dimenticanze ripetute. Se si dimenticano ripetutamente appuntamenti o eventi cruciali che si verifano a breve termine, ad esempio matrimoni, visite mediche importanti, grandi eventi di famiglia, bisogna iniziare a prestare attenzione ai sintomi. «Una volta è normale, ma se dovesse ripetersi tre o quattro volte, potrebbe essere preoccupante», ha dichiarato l’esperto. Il campanello d’allarme più evidente, però, riguarda le azioni ordinarie, quelle attività quotidiane che si sono sempre fatte e per cui non si hanno mai avute difficoltà. «Che si tratti di cucinare, pulire, pagare le bollette usando il computer o usare il microonde, se dimenticano come fare le cose che hanno sempre fatto, di solito è preoccupante», ha detto Rabin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogni Giovedì gli aggiornamenti su Salute e Benessere
Iscriviti e ricevi le notizie via email