Dopo il GP della Repubblica Ceca 2025, il bilancio è chiaro e ridefinisce i ranghi delle case impegnate nel campionato. Ducati continua a imporsi come riferimento assoluto della categoria. Saldamente in Classe A, la casa di Borgo Panigale ha conquistato tutte le vittorie in gara tranne due nel 2025 e ha dominato ogni gara Sprint, confermando l’eccezionale chiusura di stagione già nel 2024. Nulla cambia, quindi: Ducati rimane salda nella Classe A, soggetta a regolamenti più restrittivi come congelamento dei motori, test limitati e assenza di wildcard. Nonostante tutto, resta il benchmark tecnico.

Nessuna casa raggiunge la Classe B. Il sistema basato sulla percentuale di punti, unito al dominio Ducati, non lascia spazio a promozioni. La B rimane dunque deserta, così come è avvenuto dall’introduzione del regolamento a fine 2023.

In Classe C troviamo Aprilia e KTM. Aprilia ha raccolto una vittoria in GP nel 2025 e chiuso positivamente il 2024. La permanenza in Classe C, confermata solo nel GP ceco, è frutto soprattutto dei punti conquistati da Marco Bezzecchi e, in misura minore, da Raul Fernandez (Trackhouse MotoGP Team). KTM, già sicura della Classe C prima di Brno, ha beneficiato della costanza nei risultati tra 2024 e 2025 e delle recenti doppie presenze sul podio di Pedro Acosta. Ambizione forse superiore, ma solida continuità.

Honda e Yamaha in Classe D, ma con progressi evidenti. Reduce da una fine 2024 complicata, sia Honda sia Yamaha rimangono ancorate alla Classe D. La sola classificazione nasconde, tuttavia, notevoli miglioramenti: dal raccogliere il 7-8% dei punti disponibili a fine 2024, ora entrambe le case cominciano a triplicare o quadruplicare quella media. Honda ha gioito per il successo di Johann Zarco a Le Mans, Yamaha accumula pole e podi con Fabio Quartararo. Stazionare in Classe D significa ancora godere di test illimitati e massima libertà tecnica, strumenti preziosi per accorciare il gap dai migliori.

Il meccanismo delle concessioni è pensato per livellare le prestazioni: una casa che fatica a tenere il passo ottiene più possibilità di provare nuove soluzioni, portare aggiornamenti aerodinamici e svolgere test. Le squadre vengono suddivise in quattro classi (A-D) in base ai punti ottenuti nel periodo valutato. Posizione in classifica significa accesso a differenti privilegi regolamentari, dai wildcard ai test extra, fino alle deroghe su aggiornamenti tecnici.

Ricordiamo principali fattori che influenzano la classifica delle factory MotoGP. Le factory vengono posizionate in classi diverse in base a:

  • Punti totalizzati nelle corse: vittorie e podi pesano maggiormente, come dimostra l’assoluto dominio Ducati, che ha conquistato quasi tutte le gare 2025.
  • Performance costante nel tempo: si considerano anche i risultati della parte finale del 2024 per valutare la continuità.
  • Presenza di podi e vittorie anche nelle Sprint Race, come avvenuto per Ducati e KTM.
  • Capacità di ottenere punti in modo regolare, come per Aprilia e KTM che si confermano in Classe C.
  • Incremento della competitività tecnica e risultati, ma con performance ancora distanti dai top, come Honda e Yamaha che restano in Classe D pur mostrando miglioramenti.

In sintesi, la classifica riflette la combinazione della consistenza dei risultati agonistici nel breve termine (12 mesi) all’interno del sistema di concessioni che assegna privilegi tecnici differenziati per rendere la competizione equilibrata e favorire lo sviluppo delle factory in svantaggio.