In sella a una moto è uscito di strada mentre era a poche centinaia di metri da casa, ha urtato un palo dell’illuminazione pubblica e lo specchio parabolico stradale ed è finito sull’asfalto, nel mezzo della pista ciclabile. L’incidente che ha coinvolto Paolo Colussa, operatore delle Acciaierie Venete di 57 anni appena compiuti, originario di Udine e da poco residente a Cona, gli ha causato delle complicazioni tali che verso le 13.30 di oggi, domenica 17 agosto, lo hanno portato al peggiore degli epiloghi. L’uomo infatti ha perso la vita all’ospedale.
Il primo a prestargli soccorso, sentendo a distanza di mezzo chilometro il botto dell’urto della moto contro i pali, all’incrocio tra via Leonardo Da Vinci e via Zuccona, è stato il consigliere comunale Francesco Fontolan, che subito è uscito di casa in macchina e ha percorso quel breve tratto per verificare di persona cosa fosse successo. Ha trovato così il motociclista a terra, con la gamba sinistra gravemente ferita e sanguinante e ha cercato subito di fermare l’emorragia con una cintura. «Mi ha raggiunto anche mia sorella Diletta – racconta il consigliere – che studia infermieristica a Padova. Abbiamo cercato di tenerlo sveglio. Il ferito è sempre rimasto cosciente. Gli abbiamo chiesto come si chiamasse, lui rispondeva, ci ha detto che aveva due figli e abitava poco distante dal centro di Cona». Nel frattempo il consigliere e la sorella avevano avvisato il Suem, arrivato con l’ambulanza a prestare il soccorso immediato, prima dell’arrivo dell’elicottero che pare abbia centralizzato il ferito all’ospedale di Mestre. «Sono accorsi anche i carabinieri di Piove di Sacco, per i rilievi e gli accertamenti. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo».
Stamattina l’epilogo drammatico dello schianto, che sembrava aver avuto conseguenze sicuramente serie per il centauro, originario di Udine, ma senza lasciar presagire che ci sarebbero state complicazioni estreme. Tra le 13.30 e le 14 di oggi, invece, dopo che aveva trascorso la notte ricoverato, le condizioni di Paolo Colussa si sono aggravate al punto che i medici non hanno potuto salvarlo. L’uomo ha perso la vita e la città ha appreso con dolore che non ce l’aveva fatta. Colussa da poco aveva spostato la sua residenza in città e lavorava a Padova. Tutta l’amministrazione e il sindaco, Alessandro Aggio, a nome della comunità hanno espresso vicinanza alla famiglia e ai figli del motociclista.