Nel secondo set qualche difficoltà fisica, poi l’indicazione decisiva del coach: “Accorcia gli scambi”. Ecco dove è svoltata la semifinale

Se sei il n.1, devi avere uno staff da n.1. Dal coach al preparatore atletico, ogni aspetto va curato nel minimo dettaglio. Segreti che Jannik Sinner conosce benissimo, e che ha applicato alla lettera costruendosi attorno un team di persone fidate e in gamba, capaci di dargli sempre stimoli adeguati e consigli giusti. In primis il suo coach da ormai più di 3 anni (era il febbraio 2022), Simone Vagnozzi. Che, anche nel match di semifinale contro Atmane, ha fornito la chiave di lettura decisiva a Jannik per veleggiare serenamente verso la vittoria nel secondo set.

scambi corti e aggressività—  

Come nei quarti contro Auger-Aliassime, Sinner ha manifestato qualche incertezza all’inizio del secondo set. Complice il caldo, aveva un po’ smarrito il dritto e stava soffrendo fisicamente, riuscendosi a salvare non senza fatica in un primo game da 14 punti. Lì, la svolta. Sinner guarda Vagnozzi, cerca qualche parola, qualche dritta. Che arriva dal coach marchigiano: “tieni i punti corti, sui primi due di risposta vai a tutta”. Cioè aggredire e non lasciare tempo ad Atmane, ma soprattutto accorciare gli scambi per risparmiare energie. Una tattica che ha portato poco dopo Sinner al break e a chiudere più rapidamente del previsto. Da n.1, con freddezza e autorità. Ma grazie anche a un coach da n.1, come Vagnozzi. La cui lettura delle partite e dei momenti è tra le principali chiavi dei successi di Jannik.