Linee fluide, volumi sovrapposti e comfort a vista: i nuovi divani ridefiniscono l’estetica del relax. Con una libertà compositiva che moltiplica il piacere ad ogni strato, come una particolarissima millefoglie
Strati sovrapposti, volumi calibrati, geometrie in movimento: la nuova generazione di divani e poltrone abbraccia il linguaggio della stratificazione come cifra estetica e funzionale. Nati da un pensiero progettuale che ribalta i canoni strutturali per esaltare stile e funzionalità, puntano su un’estetica scultorea e accogliente, in cui ogni elemento si fa esperienza tattile e visiva. Le imbottiture non si nascondono ma si mostrano, i moduli si liberano da qualunque vincolo compositivo e le sedute si smaterializzano, si ricompongono, si adattano al corpo e allo spazio. A farsi largo tra le pareti di casa è un’idea di accoglienza fluida e architettonica, che modella il relax ogni giorno secondo uno stile dinamico e personalissimo.
Mitologico
laCividina, Acamante
“Lavorando sull’idea di stratificazione degli elementi che compongono un divano, a partire dalla sua struttura interna, ho immaginato un sistema che sapesse trasformarsi senza perdere mai la propria presenza iconica” spiega la designer Elisa Ossino. E infatti l’elemento che salta subito all’occhio nel divano Acamante di laCividina è sicuramente la struttura stratificata composta da elementi impilabili bene in vista. Come a dire: questo divano è davvero comodo e si vede subito! Il comfort diventa protagonista esplicito e dichiarato del living, con una serie di cuscinature con imbottiture a densità differenziata, non più nascoste dal design, ma messe “a nudo” per renderle evidenti. Se poi si aggiunge la natura modulare di Acamante, il salotto diventa una vera oasi di relax: lineare, angolare o a isola, da comporre e ricomporre all’infinito.
Infiniti salotti, dentro e fuori casa
Liu Jo, Glam
Divano, poltrona e chaise longue in un’unica dinamica soluzione: Glam di Liu Jo Living, il sistema di sedute disegnato da Simone Cagnazzo, è il jolly del relax perché permette di creare la propria oasi su misura, a seconda delle necessità. Le sedute ergonomiche e modulabili, pensate sia per interni che per esterni, sono formate da una base che si integra allo schienale, un modulo di seduta, e un altro modulo aggiuntivo con schienale impunturato e rullo. Quest’ultimo può essere ribaltato ed inserito nel modulo base come sostegno lombare quando la composizione si trasforma in chaise longue. In più, sono facilmente sfoderabili e ultraresistenti (sono realizzate interamente in poliuretano espanso)
Moltiplicare l’ospitalità
Ligne Roset, Prado
Semplice e funzionale: ecco il divano ideale per il designer Christian Werner, che per Ligne Roset ha firmato Prado. Un’ampia panca da combinare e regolare a piacere e completare con 2 cuscini dello schienale e due cuscini a cilindro, là dove servono. Un modo originale e libero di vivere il living e assecondare la propria personalissima comodità anche in maniera informale. La struttura in acciaio è dotata di cinghie e rivestita in schiuma ovattata, mentre i cuscini, in espanso, piuma d’oca e ovatta, hanno un sistema antiscivolo e un inserto metallico che aumenta la stabilità restando zavorrati senza bisogno di essere fissati alla base. In più basta ribaltare il cuscino della seduta per avere un comodo letto, con tanto di lenzuolo con angoli opzionale. Più ospitale di così…
Come un abbraccio
Knoll, Biboni
Sinuoso e avvolgente, Biboni di Knoll accoglie il corpo in un abbraccio morbido, come fosse un nido. Progettato dallo studio Jhonston Marklee, nasce da un approccio progettuale preciso: plasmare i volumi in una sequenza di curve calibrate e pieni arrotondati per interpretare lo spazio domestico in chiave scultorea. L’attenzione tra forma e postura appare evidente appena ci si siede: l’imbottitura è calibrata per sostenere il corpo con naturalezza, mantenendo la posizione eretta ma rilassata, il rivestimento è lavorato con rigore sartoriale per seguire con precisione la struttura, mentre i piedini arretrati, non visibili a colpo d’occhio, alleggeriscono l’impatto visivo dell’insieme. Disponibile in tre misure (due, tre o quattro posti), tutte pensate per restare anche a centro stanza.
Piegare il relax al proprio piacere
Aerre, Libra
Sopra la base sottile, i cuscini di seduta e schienale formano una leggera stratificazione: Libra di Aerre gioca con un doppio cuscino per disegnare una seduta morbida e discreta, che diventa avvolgente grazie allo schienale e ai braccioli “pieghevoli”, che permettono di regolare l’inclinazione a piacere. Senza contare che si può modulare aggiungendo poltrona, pouf, chaise longue ed elemento angolare. In poliuretano espanso, ha il rivestimento parzialmente sfoderabile e la struttura in massello di abete, multistrato e metallo.
All’aria aperta
Gervasoni, Mates
L’approccio estetico di Federica Biasi è sempre minimalista e incentrato sulla funzionalità pratica, esplicitata nei dettagli. Proprio come il divano Mates disegnato per Gervasoni, che interpreta lo spazio outdoor fondendo l’ispirazione orientale con dettagli ricercati. La struttura modulare è essenziale, quasi archetipa, eppure esprime una grazia leggera negli angoli stondati, nei toni pastello e nelle lavorazioni matelassé che vestono sedute e schienali “a triangolo”. Comunque lo si componga, regala isole accoglienti e generose, con uno stile discreto e chic.
A tutto comfort, ma con garbo
Rugiano, Bali
Già dal nome fa venire voglia di rilassarsi: Bali, il divano componibile di Rugiano, è l’interpretazione perfetta di “ozio misurato”. Ovvero, via libera alla concessione del massimo relax, ma con garbo ed equilibrio. Come altri divani è modulabile e rivestito in pelle o tessuto, ma quello che lo distingue è senza dubbio quell’allure che evoca lo stile del passato, con un guizzo contemporaneo. Il segreto è tutto nello schienale: il gioco di moduli sovrapposti, con larghezze diverse, regala un senso di fluidità visiva e un’identità scultorea e ben definita. La base con i piedi a lama in metallo alleggerisce il tutto. Non resta che mettersi comodi, composti, ma non troppo.
Rassicurante, con quel tocco in più
Diesel Living with Moroso, D-Scape
In salotto prediligiamo tutti divani e poltrone morbide e accoglienti, che invitano a sedersi senza indugi. Ma sogniamo anche sedute di carattere, che sappiano dare il twist giusto al living, con un perfetto effetto scenico. Come D-Scape, il nuovo sistema di sedute modulari firmato Diesel Living with Moroso, progettato sotto la direzione creativa di Glenn Martens in collaborazione con Controvento. Un sistema che reinterpreta il concetto di comfort con una visione futuristica e scultorea, ispirata allo spazio cosmico. Divani in formato standard, poltrone e pouf sfidano i canoni estetici con proporzioni generose e rassicuranti, che sanno di coccola, interpretate però in geometrie asimmetriche, flessibili e dinamiche. Le forme sono morbide, fluide e organiche, come si richiede al comfort tout court, ma sembrano modellate dalla gravità: leggere ma tangibili, accoglienti eppure decise. Per una zona relax a effetto “wow”.
Relax a mille strati. I nuovi divani: foto e immagini