Federica Pellegrini torna a parlare del suo legame con l’acqua, oggi vissuto anche attraverso gli occhi della figlia Matilde. Nonostante la passione che ha segnato la sua vita, intervistata dal Corriere della Sera, la Divina ci tiene a precisare: “Non sono una mamma che spinge sua figlia a fare la nuotatrice. Non lo farei mai, sport troppo duro e difficile, se lo sceglierà sarà perché le piace”.
L’ex campionessa olimpica sottolinea l’importanza di imparare a nuotare fin da piccoli, anche per motivi di sicurezza: “È importantissimo. Prima si inizia ad avere un contatto con l’acqua, che è un elemento diverso da quello dell’aria dove i bambini crescono, meglio è […] È fondamentale anche per la loro sicurezza: essendo un elemento così complesso e diverso da quello a cui siamo abituati, è difficile capire come gestirlo”.
Alla luce dei dati preoccupanti sull’annegamento dei minori, Pellegrini lancia una proposta chiara: “Siamo in Italia, una penisola circondata da mari, quindi sì. Sarebbe necessario, arriverei a dire che dovrebbe essere obbligatorio” insegnare nuoto nelle scuole. Anche se, aggiunge, “mi rendo conto che non stiamo parlando di una cosa facile per un problema logistico e di costi”.
Sulla differenza tra galleggiare e saper nuotare davvero, Pellegrini è netta: “Galleggiare è una cosa, quasi tutti lo fanno, ma il problema del mare in particolare […] è che ha molte incognite. Sentirsi sicuri può fare la differenza”.
Infine, anche lei, nonostante vent’anni in piscina, ammette di avere ancora qualche timore: “Lo definirei turbolento”, dice del suo rapporto con il mare. E chiarisce: “Nonostante la tensione che mi prende saprei nuotare e governare la paura proprio perché conosco l’acqua e riesco a gestirla. E credo sia così perché ho iniziato a nuotare da piccola”.