La Regione Lazio ha acceso il semaforo verde per il maxi progetto di riqualificazione dell’ex complesso Telecom a Pomezia, su via dei Castelli Romani n.124, autorizzando la multinazionale Techbau ad abbattere e ricostruire l’edificio.

Il via libera ultimo e decisivo porta la data dei primi giorni di agosto.

L’operazione edilizia potrà beneficiare anche di un aumento del 10% della superficie coperta.

Un passaggio decisivo, reso ancora più rapido dall’esclusione, da parte sempre della Regione Lazio, della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), procedura che avrebbe comportato tempi più lunghi e verifiche aggiuntive e complesse per il progetto stesso.

Con questa decisione, il progetto può ora procedere senza ulteriori ostacoli burocratici.

Un gigante edilizio in arrivo, al posto dell’ex Telecom di Pomezia

Il complesso ex Telecom è abbandonato e degradato da decenni. Il cantiere che porterà al suo abbattimento partirà entro fine anno.

L’area è rimasta un simbolo del degrado industriale troppo a lungo. La struttura, fatiscente e in disuso, sarà completamente demolita per lasciare spazio a un nuovo edificio dalle dimensioni più imponenti del precedente.

Techbau, azienda con sedi e progetti in vari Paesi, ha scelto Pomezia come nuova tappa di un piano di investimenti che negli ultimi mesi ha toccato anche Roma, con la riconversione di un grande immobile in via del Crocifisso.

La bonifica già conclusa dell’ex colosso Telecom

Il percorso verso la rinascita dell’area è iniziato lo scorso anno, quando il Comune di Pomezia ha approvato il piano di bonifica dei terreni.

L’intervento, affidato alla società Stea srl per conto di Techbau, ha eliminato sostanze inquinanti e preparato il sito alla futura costruzione.

Dopo anni di abbandono, l’area è oggi pronta a ospitare il nuovo colosso edilizio, che promette di modificare radicalmente il volto della zona.

Un portafoglio di progetti internazionali, per la multinazionale

Techbau vanta un curriculum ricco di opere di prestigio. Nel settore residenziale ha realizzato il Palazzo Naviglio di Milano, il Palazzo Duoha di Praga e la Residenza Verde al Lago di Stresa.

Nel comparto industriale-logistico, ha firmato poli di rilievo a Castrezzato, Turate e in provincia di Bologna, oltre a moderni data center.

Questa diversificazione, quindi, rende plausibile qualsiasi destinazione per il nuovo edificio di Pomezia.

Il mistero del progetto e dell’uso futuro dell’area di Pomezia

Nonostante l’ampiezza dell’investimento, l’uso futuro dell’ex area Telecom resta al momento top secret.

A Roma, Techbau ha ampiamente annunciato, a mezzo stampa, i suoi progetti a breve, medio e lungo termine.

Ma non a Pomezia, dove le bocche sono ben cucite. Nessuno, quindi, al momento sa per cosa verrà usato questo rinnovato complesso edilizio.

Potrebbe diventare un hub tecnologico? Un centro logistico? Un ennesimo complesso residenziale o un mix di funzioni, proprio come a Roma, dove è previsto un polifunzionale hotel più studentato?

L’incertezza alimenta curiosità e speculazioni, anche perché Pomezia si trova in una posizione strategica, a breve distanza da Roma e ben collegata alle principali arterie di traffico.

La scelta finale influenzerà non solo l’economia locale, ma anche la pianificazione urbana dell’intera area.

Un’opportunità per Pomezia

Il recupero dell’ex Telecom rappresenta, in ogni caso, un’occasione di rilancio per la città.

Oltre al miglioramento dell’immagine urbana, il progetto potrebbe generare posti di lavoro e attrarre nuovi investimenti.

Tuttavia, fino a quando non sarà svelata la destinazione d’uso, resta l’incognita su quale sarà il vero impatto di questo colosso: una spinta decisiva per lo sviluppo o un investimento di cui i cittadini comprenderanno il valore solo col tempo.

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