Le parole del Papa prima del pranzo con i poveri assistiti dalla Caritas di Albano nei Giardini delle Ville Pontificie: ricordiamoci sempre che ognuno di noi è immagine di Dio, e “troviamo questa presenza di Dio in ognuno”. Spezzare il pane insieme è la Messa, “ma è anche condividere i doni che il Signore ci ha dato”. A dare il benvenuto il cardinale Baggio e il vescovo di Albano Viva. Al termine il Pontefice ha esortato tutti a vivere la “vera carità” e ha salutato uno per uno i presenti
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Nella bellezza della natura e della creazione dei Giardini delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, sotto il grande gazebo allestito nel “Padiglione del Riposo”, per il pranzo con i poveri, organizzato dalla diocesi di Albano Laziale e dal Borgo Laudato si’, in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale che gestisce il Borgo, Papa Leone XIV, nel suo saluto a braccio, invita a pensare alla “creatura più bella è quella creata nella somiglianza, a immagine di Dio, che siamo tutti noi”.
Tra i 110 assistiti dalla Caritas diocesana, economicamente e socialmente fragili, che hanno mangiato presso il Padiglione del Riposo, nel Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo, a …
E ognuno di noi rappresenta in questo senso quell’immagine di Dio e quanto è importante ricordarci sempre che troviamo proprio questa presenza di Dio in ognuno. E quindi anche essere qui riuniti questo pomeriggio, in questo pranzo, è vivere insieme a Dio, in questa comunione, in questa fraternità.
Il Papa a tavola con i poveri della diocesi di Albano Laziale nei Giardini delle Ville Pontificie (@Vatican Media)
Spezzare il pane e condividere i dono del Signore
Guardando agli oltre cento invitati al momento conviviale, poveri assistiti dalla Caritas diocesana di Albano, ospiti delle strutture di accoglienza del territorio e delle case famiglia, persone senza fissa dimora e utenti dei Centri di ascolto, il Papa ricorda l’importanza di condividere “quel gesto tanto significativo per noi tutti che è spezzare il pane, spezzare il pane insieme, il gesto con il quale si riconosce Gesù Cristo in mezzo ai suoi”.
E’ la Santa Messa, però è anche essere insieme tutti attorno alla tavola, condividere i doni che il Signore ci ha dato.
E invocando la benedizione del Signore “sui doni che riceveremo”, su tutti coloro “che hanno lavorato per portare a noi questo pranzo”, e che hanno reso possibile la bella festa, Leone XIV chiede anche di “aiutarci a vivere sempre uniti nel Tuo amore”.
La tavolata del pranzo dei poveri con il Papa, allestita sotto un gazebo nel Borgo Laudato Si’ di Castel Gandolfo (@VATICAN MEDIA)
Il cardinal Baggio: il Borgo Laudato si’ aperto a chi ha bisogno
A dare il benvenuto ai presenti, il cardinale Fabio Baggio, direttore Generale del Centro di Alta Formazione Laudato si’ e sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. “Oggi vediamo realizzarsi il sogno profetico di Papa Francesco – dice -, il Borgo Laudato si’ non è solo un luogo, ma uno stile di vita evangelico che apre prima di tutto le sue porte a tutti coloro che hanno bisogno: ai poveri, a tutti coloro che sono esclusi”. Prima dei discorsi, prima delle inaugurazioni, sottolinea, “viene la condivisione fraterna, perché “l’ospitalità evangelica comincia dai poveri”. Il porporato chiarisce infine che “non c’è ecologia autentica senza giustizia sociale: è la grande lezione della Laudato si’ e della Dottrina Sociale della Chiesa. La carità cristiana completa e supera la giustizia, trasformandola in amore concreto”.
Il vescovo Viva: la bellezza del Vangelo che si fa vita concreta
Prima del pranzo, anche il saluto del vescovo di Albano Vincenzo Viva, che presenta al Pontefice gli ospiti: “Guardando i volti di chi oggi è seduto a questi tavoli, vediamo la bellezza del Vangelo che si fa vita concreta e testimonianza del nostro essere Chiesa di Albano”. E aggiunge: “Non ci sono ‘noi’ e ‘loro’, non ci sono benefattori e beneficiari: ci sono persone che condividono il pane e, con esso, le proprie storie, le proprie fatiche, le proprie speranze”.
Il pranzo dei poveri della diocesi con il Papa
Sotto il gazebo del “Padiglione del Riposo”, ai tavoli siedono anche il direttore della Caritas della diocesi di Albano, Alessio Rossi, il sindaco di Albano laziale Massimiliano Borelli, il sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, e alcuni operatori della Caritas, tra cui sacerdoti e religiose, stretti collaboratori della Caritas diocesana. A servire le pietanze preparate da ristoratori locali, volontari e operatori di Borgo Laudato si’. Nel menù del pranzo, nel rispetto dei dettami delle religioni professate dagli assistiti della Caritas aperitivo dei Castelli, lasagna dell’orto, parmigiana della tradizione, arrosto di vitella con erbette saltate, macedonia di frutta e dolce, ribattezzato per l’occasione “Dolce Leone”. Prima del pranzo, agli assistiti della Caritas è stato offerto anche un aperitivo nella sede della Caritas diocesana.
Il saluto finale di Leone XIV
Al termine del pranzo, il Papa con una preghiera spontanea ha ringraziato Dio per questo tempo vissuto insieme e per l’opportunità di condividere i doni del Signore, riferisce la Sala Stampa della Santa Sede. “Signore ti ringraziamo per tutti i doni ricevuti dalla tua Provvidenza – ha pregato il Pontefice -. Aiutaci a vivere sempre la vera carità, uniti nel tuo amore, aiutando gli uni gli altri e cercando sempre coloro che sono forse più lontani dalla nostra famiglia”. Infine Leone ha invocato sui partecipanti al pranzo e i loro familiari la benedizione dell’Onnipotente, poi ha salutato uno per uno tutti i presenti.