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L’ondata di calore che nelle ultime due settimane ha fatto registrare temperature particolarmente alte nell’Italia centro-settentrionale e in altri paesi europei sta per finire. Tra lunedì e martedì, grazie all’arrivo di correnti più fresche dall’Atlantico, i valori caleranno sensibilmente: resteranno comunque leggermente sopra la media stagionale, ma senza i picchi della settimana appena trascorsa.
Il calo sarà più evidente al nord e al centro, mentre al sud e sulle isole il caldo continuerà a farsi sentire, anche se in misura meno intensa. Già da lunedì pomeriggio sono previsti temporali sulle Alpi e sulle Prealpi, con possibili estensioni verso la pianura lombarda e il Piemonte settentrionale, e anche sull’Appennino emiliano, in Umbria e nelle zone interne della Toscana. Al sud ci saranno piogge e temporali isolati in Campania, Puglia e Calabria, fino ad arrivare alle aree interne di Sicilia e Sardegna.
Martedì la situazione sarà simile, con mattinate in gran parte soleggiate ma pomeriggi instabili e nuovi temporali su rilievi e zone interne. Da mercoledì a venerdì è previsto il passaggio di una perturbazione atlantica con possibili piogge e temporali, soprattutto al nord e sulla Toscana, insieme a un calo più marcato delle temperature.
Come già quella di fine giugno, questa nuova ondata di calore è stata causata da un anticiclone subtropicale, cioè un’area atmosferica di alta pressione proveniente dall’Africa che mantiene il meteo mediamente stabile, impedendo così le precipitazioni: lo si può immaginare come una grande massa di aria calda che impedisce il passaggio di correnti più fresche.
Si parla di ondata di calore quando per un periodo di almeno tre giorni consecutivi le temperature medie registrate in una certa area geografica sono significativamente superiori ai valori di riferimento per quella stessa area, calcolati su un trentennio recente (generalmente il periodo 1981-2010 o il periodo 1991-2020).