Un film per chi ama il cinema

Se altri titoli del passato hanno raccontato la guerra attraverso l’azione e l’epica individuale, Warfare sceglie una strada diversa.

Quella del silenzio, della lentezza, della percezione reale del pericolo.

Lo spettatore non guarda l’azione da fuori: è dentro, minuto per minuto. È un cinema che non idealizza, ma che mette a nudo. Che non cerca il colpo di scena, ma la verità
di un momento. Che non chiede di schierarsi, ma di ascoltare. Il trauma, la paura, il ricordo. Warfare è pensato per chi cerca nel cinema un’esperienza intensa e senza mediazioni. È un omaggio ai soldati, ma anche una riflessione sulla memoria, sul corpo e sulla fragilità umana. Un atto d’amore e insieme una denuncia, che solo attraverso il grande schermo trova la sua piena potenza.

Warfare, una storia vera

Warfare ricostruisce la missione realmente accaduta a Ramadi il 19 novembre 2006. Gli uomini della squadra Bravo dei Navy SEALs vennero dispiegati in un quartiere ostile per stanare un gruppo di ribelli. Un’operazione rapida, diventata un incubo. Miller, uno dei protagonisti, venne colpito, perse la memoria a breve termine e una gamba. Questo film è nato per aiutarlo a ricordare. Dal 21 agosto al cinema.

Solo per chi è pronto a guardare la guerra negli occhi.

Il cast

Il cast non è composto da star patinate, ma da attori scelti per restituire l’umanità e la tensione di quei momenti: D’Pharaoh Woon-A-Tai è Mendoza, Cosmo Jarvis interpreta Miller, Will Poulter è Erik.

Completano il team attoriale Charles Melton, Kit Connor, Joseph Quinn, Finn Bennett, Taylor John Smith, Noah Centineo e Michael Gandolfini.

Tutti credibili, addestrati e profondamente dentro i personaggi.
Non c’è propaganda. Non ci sono medaglie. Solo paura, coraggio e fratellanza.